Si può visitare fino al 15 gennaio prossimo, al Museo di Arte Contemporanea di Berlino, l’installazione “Cloud Cities” di Tomás Saraceno, nuovo appuntamento con i Dornbracht Installation Projects®.
Dornbracht, l’azienda tedesca produttrice di rubinetteria di design promuove l’ennesima edizione (l’ottava per l’esattezza, la prima risale al 2001) dei Dornbracht Installation Projects®. La Nationalgalerie di Berlino presenta infatti nel Museo di Arte Contemporanea-Hamburger Bahnhof, l’installazione “Cloud Cities” dell’artista argentino Tomás Saraceno, nato nel 1973.
Il giovane artista argentino gioca con tele di ragno, astrofisica e visionari leggendari come Buckminster Fuller: queste sono alcune delle fonti d’ispirazione di Tomás Saraceno per le sue “biosfere”, opere organiche tridimensionali che galleggiano nello spazio, talvolta adornate con piante, talvolta semplicemente sospese a reti di corde nere. Punto di partenza dell’artista, i cui lavori sono influenzati anche dalla formazione come architetto, è l’interesse per l’ambiente e per la società, presenti e futuri, in cui le persone vivono.
L’esposizione ospitata dal Museo di Arte Contemporanea-Hamburger Bahnhof presenta una delle installazioni dell’artista, che occupa l’intera sala del padiglione storico e riunisce per la prima volta una ventina di “biosfere”. Con questo lavoro, Saraceno mette in mostra la sua visione tridimensionale di un mondo utopico, permettendo al visitatore di sperimentare come sia possibile creare una nuova dimensione cosmica partendo da un sistema composto da singoli moduli.
Ph: Tomás Saraceno (1,2,3) e Jens Ziehe (4,5,6)