Dal 2 aprile 2022 il TAM Teatro Arcimboldi Milano ospita la mostra “DAVID BOWIE the PASSENGER. By Andrew Kent”. Una retrospettiva che racconta l’avventura vissuta da David Bowie in Europa a metà degli anni ’70.
David Bowie sarà protagonista al TAM Teatro Arcimboldi Milano dal 2 aprile 2022. Il teatro milanese ospiterà, infatti, la mostra “DAVID BOWIE the PASSENGER. By Andrew Kent”, una retrospettiva che racconta l’avventura di David Bowie, dopo il suo ritorno in Europa a metà degli anni ’70. Un’anteprima italiana composta da 60 scatti, diversi cimeli e documenti originali provenienti dall’archivio del fotografo americano Andrew Kent.
Accanto alle fotografie verranno esposti anche abiti, microfoni, macchine fotografiche, dischi, modellini, manifesti, memorabilia varia e proiezioni. E saranno ricostruiti fedelmente gli ambienti che hanno accolto David Bowie durante il suo periodo in Europa: dal vagone del treno che lo portò a Mosca alla sua stanza di albergo a Parigi. Un viaggio spettacolare e immersivo che porterà il visitatore dentro una delle parentesi più affascinanti della carriera di David Bowie.
L’avventura europea di David Bowie
Tra il 1975 e il 1976, David Bowie si lascia alle spalle l’esperienza americana, culminata con il successo dell’album “Young Americans” e le riprese del film “L’uomo che cadde sulla terra”, per tornare nella nativa Europa e rifondare la sua carriera. La città prescelta è Berlino, da cui Bowie era affascinato anche per via del muro che divideva due mondi: Est e Ovest, Capitalismo e Comunismo. Una frontiera nel cuore della città che negli anni ha ispirato diversi artisti.
Durante il tour promozionale del suo ultimo album, Station to Station, Bowie era diventato “The Thin White Duke” (Il Sottile Duca Bianco). Un elegante, sofisticato, pallido crooner con camicia bianca, panciotto e pantaloni neri. Un antistyle che nasceva dalla mente non convenzionale di un artista che aveva esteso i confini del pop, introducendo nuovi elementi come la performance.
La Trilogia di Berlino
La mostra su David Bowie non raccoglie, quindi, solo foto da palco, ma anche testimonianze dei viaggi condotti dal Duca Bianco in quegli anni, soprattutto in treno e nave. Bowie aveva già visitato Mosca nel 1973, ma durante una pausa del segmento europeo dell’Isolar Tour, il tour promozionale di “Station to Station”, annuncia al suo entourage di voler raggiungere di nuovo la capitale russa. Un breve soggiorno di cui rimane traccia grazie alle fotografie incluse nella mostra. Snapshot e qualche foto in posa – davanti al Cremlino o al Mausoleo di Lenin – di un periodo in cui la fame di onniscienza di Bowie lo stava preparando per Low, Heroes e Lodger: La Trilogia di Berlino.
A Berlino David Bowie, insieme a Iggy Pop, avrebbe scritto e registrato alcuni dei sui album più importanti e conosciuti. Musica europea: decadente, malinconica e rarefatta in alcuni casi.
Due anni dopo, David Bowie se ne sarebbe andato di nuovo, non senza aver prima dato tutto, come ricorda Andrew Kent. In fondo, come canta in Be my Wife (Low, 1976) “I’ve lived all over the world… I’ve left every place”.