Specchi di design? Ecco le nostre proposte. Tra classici e novità. 

“Come sarebbe bello se potessimo passare attraverso lo specchio. Sono sicura che ci sono delle cose bellissime là dentro…”.

Se come Alice in Wonderland anche voi pensate che dentro gli specchi ci sia qualcosa di bello, siete nel posto giusto. Il nostro nuovo focus, infatti, è dedicato proprio agli specchi. O meglio, agli specchi da parete di design.

Nel corso degli anni sono tanti i designer che si sono confrontati con questo accessorio di bellezza. Un interesse che si lega, da un lato, al carattere magico e misterioso dello specchio. E, dall’altro, a motivi pratici. Perché gli specchi non sono solo un mezzo attraverso cui vedere riflessa la propria immagine, ma anche un potente alleato per amplificare e rendere più luminosi gli spazi.

È naturale, dunque, che gli specchi siano considerati così importanti nell’interior design. Tanto più nelle case contemporanee dove le metrature ridotte rendono necessario adottare tutte le soluzioni possibili per ampliare visivamente gli ambienti.

Specchi: uno, nessuno e centomila

Quale specchio scegliere? Le opzioni sono infinite. Specchi in stile minimal o dal forte carattere decorativo. Versioni da parete o da tavolo. Specchi quadrati, rotondi o dalle forme asimmetriche. Una varietà tale da accontentare i gusti più disparati, ma che, al momento dell’acquisto, può creare anche qualche dubbio.
Noi oggi abbiamo pensato di focalizzarci sugli specchi da parete di design, i più indicati per impreziosire la zona giorno o per dare un ultimo sguardo al proprio outfit prima di uscire. Insomma, specchi ideali sia per l’ingresso e il living sia per la camera da letto.
Dai classici alle proposte più recenti, ecco a voi la nostra selezione.

Specchi da parete di design: tra classici e novità

Ultrafragola, design Ettore Sottsass per Poltronova

Cominciamo la nostra rassegna da un grande classico: Ultrafragola, lo specchio/lampada disegnato da Ettore Sottsass per Poltronova nel 1970.

Inserito in una cornice in materiale plastico opalino con luce al neon rosa, lo specchio è caratterizzato da una sagoma sinuosa che ricorda una chioma femminile ondulata. Un omaggio alle donne, dunque, ma non solo. L’imponente struttura di Ultrafragola fa pensare anche a una porta da oltrepassare, rimandando a Lewis Carrol e al suo celebre romanzo Alice in Wonderland.

Riflessioni, design Marco Brunori per Adele-C

Le Riflessioni sono immagini evocate da una mente generatrice; brillano solo di luce propria, sempre diversa. Indistinguibile è tuttavia la forma vera da quella specchiata, se la riflessione ha elevata qualità”.

Così viene raccontata Riflessioni, la prima linea di specchi del brand Adele-C. Il progetto, firmato da Marco Brunori, comprende 5 specchi costituiti da diverse superfici riflettenti. Un rovesciamento del tradizionale impianto prospettico che confonde i confini tra immagine reale e immagine riflessa.

Vitrail, design Inga Sempé per Magis

Vitrail è una serie di specchi composti da fasce di diversi colori, firmata da Inga Sempé per Magis. A tenere insieme le diverse forme una cornice in gomma – disponibile in due colorazioni – che permette di realizzare quattro formati: quadrato, rettangolare, ovale e rotondo.

Vitrail può essere appeso in orizzontale o in verticale e, nel caso dello specchio ovale, anche in diagonale. In tutto si hanno quindi otto modelli di specchi adatti a decorare qualsiasi ambiente.

Il progetto si ispira ai cosiddetti specchi veneziani, formati da un vetro centrale circondato da altri pezzetti di specchio.

Redor, design Zanellato/Bortotto per Nilufar

Redor è uno specchio da parete progettato dallo studio Zanellato/Bortotto per la galleria milanese Nilufar. Anche in questo caso c’è un riferimento ai tradizionali specchi veneziani.

I tratti distintivi di Redor sono i motivi geometrici in ottone sulla superficie riflettente e le foglie in vetro di Murano che incoronano lo specchio. Un pezzo unico personalizzabile nei colori e nelle dimensioni.

Deadline, design Ron Gilad per Cassina

Deadline, la linea di specchi progettata da Ron Gilad per Cassina, richiama il mondo dell’arte. A comporre la collezione 12 modelli che si interrogano sul rapporto tra realtà e riflessione della realtà.

“La serie Deadline disseziona la realtà su livelli paralleli e offre allo spettatore la possibilità di contemplare una realtà più complessa e poetica. La nostra conoscenza dello specchio è che riflette un ‘adesso’, ‘il momento’. In questi specchi ‘adesso’ è pervaso con ‘era’ o ‘poteva essere…”, racconta Ron Gilad.

Per rendere possibile questa scomposizione della realtà, ogni pezzo della collezione è composto da due vetri abbinati a una distanza di 12 mm. Lo specchio davanti è retroverniciato in diversi colori che sono riflessi dallo specchio posteriore, creando due prospettive. Un effetto che cambia in continuo a seconda della propria posizione.

Gli specchi sono inseriti in una cornice di frassino, naturale o tinto nero, con superfici e forme differenti.

Mirage, Normann Copenhagen

Mirage è il nuovo specchio di Normann Copenhagen e fa parte della collezione Tivoli, nata in collaborazione con l’omonimo parco dei divertimenti della capitale danese.

Realizzati in acciaio verniciato a polvere e vetro colorato, questi specchi sono caratterizzati dalla ripetizione di forme grafiche semplici. Possono essere appesi in orizzontale o in verticale e si può giocare con le dimensioni e i colori.

L’ispirazione? Le stanze degli specchi di Tivoli, ovviamente.

Archway, Bower Studios

Lo specchio Archway di Bower Studios riprende la classica forma dell’arco. L’impressione è che sulla parete ci sia un’apertura. Un’apertura ad arco pronta a trasportarci in un’altra dimensione.

Pinch, design Lanzavecchia+Wei per Fiam

Disegnata da Lanzavecchia+Wei per FiamPinch è una collezione di specchi di design da terra e da parete con una cornice dall’aspetto minimal di cui sembrano volersi liberare. A suggerire l’idea di movimento, i piccoli bottoni in metallo che uniscono lo specchio alla cornice, lasciando però la superficie riflettente un po’ distaccata dal bordo.

Shimmer, design Patricia Urquiola per Glas Italia

Shimmer di Patricia Urquiola per Glas Italia è una serie di specchi in cristallo extralight in cui si integrano una specchiatura sfumata digradante, un decoro geometrico bicromatico e una finitura multicromatica cangiante.
Il risultato è uno specchio “vivo” che cambia in base al variare dell’incidenza della luce e del punto di osservazione.

Pepe Marble Mirror Wall, design Studiopepe per MENU 

Pepe, lo specchio di Studiopepe per MENU raddoppia. Accanto alla versione da tavolo fa la sua comparsa anche una nuova versione da parete. Uno specchio dal fascino senza tempo dove è forte l’attenzione ai materiali e ai dettagli.

Miro On The Wall, design Meike Harde per Pulpo

Uno specchio anticato racchiuso in una cornice di metallo nera. Miro on the Wall, il progetto di Meike Harde per il brand tedesco Pulpo, con le opacità della sua superficie ci restituisce un’immagine che sembra filtrata dal tempo, incerta e a tratti misteriosa.

Un complemento pieno di carattere con una doppia funzionalità. Infatti la cornice dello specchio può essere usata anche per appendere accessori.

TWINS, design by Olav van Lede per JOKJOR

TWINS del brand olandese JOKJOR è un divertente saggio sul principio dell’equilibrio e del movimento. Per specchiarvi in coppia anche se ci fossero tanti centimetri a separarvi.

Raperonzolo, design Atelier Oï per Zanotta

Raperonzolo è uno specchio da parete rotondo disegnato da Atelier Oï per Zanotta. Il cuore del progetto è nel profilo in cuoio intrecciato e attorcigliato, abbinato all’Alcantara. Una cornice protettiva che si riflette nello specchio, creando profondità spaziale.

Milo, design Carlo Mollino, Zanotta

Sempre da Zanotta, Milo, lo specchio progettato da Carlo Mollino che riproduce la silhouette di una delle più celebri rappresentazioni della bellezza femminile: la Venere di Milo. Un grande classico realizzato in cristallo con nottolino in acciaio inox per il fissaggio a parete.

Couture, design Lorenza Bozzoli

Couture, la collezione di specchi della designer milanese Lorenza Bozzoli, ci fa ballare sulle note del Charleston. A comporre gli specchi, vetri in differenti gradazioni, posizionati in più livelli, profili in ottone e frange di lunghezze e colori diversi.

Panorami Mirrors, design Studio Zaven per Secondome

Gli specchi Panorami di Studio Zaven riprendono la forma delle classiche finestre veneziane. L’idea è quella di creare l’illusione di una finestra, dando vita a una nuova relazione tra interno ed esterno.

Sempre a proposito di specchi, date uno sguardo anche a quelli che abbiamo scoperto in occasione dell’ultimo London Design Festival.

Author

Una laurea in Lettere Moderne e un amore sconfinato per il design. Mi occupo di comunicazione, creando contenuti per agenzie di comunicazione, studi di design e aziende di arredamento.

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