Compatti e versatili, gli scrittoi di design sono la soluzione ideale per creare un angolo di lavoro in casa. Ecco la nostra selezione.


Lavori da casa? Sei in smart working? Ti piacerebbe avere in casa una piccola scrivania di design dove poter navigare sul web, mandare mail o prendere qualche appunto? La soluzione potrebbe essere uno scrittoio di design. Un elemento d’arredo compatto e versatile che può inserirsi in qualunque angolo della casa.


Come nasce lo scrittoio?

Lo scrittoio (chiamato anche secrétaire in francese e writing desk in inglese) ha attraversato indenne i secoli, riuscendo a rinnovarsi ogni volta in base alle mutate esigenze delle diverse epoche.

In origine gli scrittoi erano semplici tavoli da lavoro e si trovavano soprattutto nei monasteri e nelle dimore nobiliari, dove abbellivano le camere o le biblioteche dei monaci e dei signori che si dedicavano allo studio e alla scrittura. Poi l’uso di questo complemento d’arredo si è allargato alle abitazioni della classe media. Ogni casa borghese ne possedeva uno, anche perché all’epoca l’unico modo per comunicare era la scrittura. E, con il passare del tempo, gli scrittoi si sono arricchiti con un piano inclinato, mensole e cassetti dove riporre carta, penna e calamaio oppure custodire libri e oggetti preziosi.


Solo agli inizi del ‘900, prima con l’Art Déco e poi con il Movimento Moderno, i secrétaire iniziano a ridurre le proprie dimensioni, per adattarsi alle metrature più contenute delle case moderne, e vengono alleggeriti nelle forme e nei materiali. Il loro aspetto diventa simile a quello degli scrittoi attuali.


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Gli scrittoi oggi

Lo scrittoio è, insomma, un arredo camaleontico, che è stato interpretato da numerosi designer. Dall’iconico scrittoio, capolavoro del design razionalista, progettato da Marcel Breuer nel 1935 al celebre Home Desk firmato da George Nelson nel 1958; dallo Scrittarello di Achille Castiglioni ai più recenti progetti di giovani brand.

Per questo abbiamo pensato di dedicare un approfondimento agli scrittoi di design e alle piccole scrivanie di design. Per arredare con stile il vostro angolo studio o il vostro spazio per lo smart working, qualunque siano i metri quadri a vostra disposizione.


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I MIGLIORI SCRITTOI DI DESIGN CONTEMPORANEI


EDU, Vitra

Lo scrittoio EDU (Eames Desk Unit) è stato progettato da Charles e Ray Eames nel 1949, secondo i principi della produzione industriale. I designer svilupparono un sistema innovativo di mensole e scrivanie autoportanti e multifunzionali simili a quelli disegnati per la loro abitazione, la Eames House. Le linee sono essenziali. Una leggera struttura in metallo nero, ripiani in betulla naturale e pochi pannelli in alluminio colorato che fungono da protezione, creando due vani a giorno per disporre gli oggetti. La scrivania è regolabile in altezza per adattarsi a pavimenti irregolari. Lo scrittoio EDU è prodotto da Vitra. (www.vitra.com)


Tucano, Zanotta

Tucano è lo scrittoio disegnato da Monica Förster per Zanotta. Uno scrittoio essenziale ed elegante che rivela una grande attenzione per i dettagli. La struttura è in tubolare di acciaio piegato, verniciato nero opaco. Il piano è in cuoio, realizzato in un unico pezzo che si adagia e si adatta alla struttura, lasciandone scoperte alcune parti. L’invecchiamento del cuoio regalerà nel tempo alla superficie una patina caratteristica. (www.zanotta.it)


Nòs, Ceccotti Collezioni

Lo scrittoio Nòs di Ceccotti Collezioni è la riedizione del celebre scrittoio 530 disegnato da Gianfranco Frattini nel 1957. Fa parte della linea “Masters Tribute” ed è stato riproposto in piena continuità con il progetto originale, compreso il materiale con cui è realizzato: il noce (nòs in dialetto lombardo).
Lo scrittoio Nòs è disponibile in 3 varianti (standard, con serranda e a cassetti) e si caratterizza per la cura artigianale della lavorazione.

Il suo stile stile essenziale e le sue linee rigorose, fanno di Nòs una piccola scrivania dall’aspetto contemporaneo, nonostante i suoi oltre 60 anni di vita. Lo scrittoio è disponibile in noce americano nelle quattro colorazioni a catalogo: naturale, moka, brown e dark. (ceccotticollezioni.it)


Era Scrittoio, Living Divani

Lo scrittoio Era porta la firma del giovane designer spagnolo David Lopez Quincoces. Si tratta di un arricchimento dell’omonima famiglia di complementi d’arredo di Living Divani. La struttura, esile e slanciata, è in tubolare d’acciaio in finitura “canna di fucile”, con piedini a contrasto in ottone. Il piano è impiallacciato in essenza. I fianchi e il frontale del cassetto sono colorati. (livingdivani.it)


62 Desk, Gubi

Progettato nel 1952 da Greta M. Grossman, lo scrittoio Desk 62 di Gubi è un vero capolavoro di design e funzionalità. Un progetto assolutamente innovativo per l’epoca. Con la sua struttura asimmetrica e le gambe esili, questa piccola scrivania sembra sfidare le leggi della gravità.

La sua forma è enfatizzata dall’abbinamento di colori e materiali. La struttura dello scrittoio è in noce americano naturale. Il piano di lavoro e l’anta che nasconde alla vista i cassetti sono in finitura nera lucida. Le gambe sottili in metallo poggiano su piedini sferici di legno, un tratto caratteristico della designer. (www.gubi.com)


Double Desk, Frederik Roije

Elegante, essenziale e compatto. Lo scrittoio di design Double Desk disegnato e prodotto dall’olandese Frederik Roije è composto da un foglio di metallo piegato e verniciato a pèolvere nei colori bianco o nero.

Una curva arrotondata sul fondo del top consente di ottenere un secondo ripiano a mensola, utile per tenere oggetti a portata di mano. Le gambe sono in frassino chiaro.
Double Desk è perfetto per scrivere, leggere o come piccola scrivania per lavorare da casa (www.roije.com).


Twain, Frag

Lo scrittoio di design Twain prodotto da Frag si ispira al funzionalismo dei primi del 900. Le sue linee sobrie e semplici ne fanno un complemento adatto a ogni stile, sia classico che contemporaneo.

Twain ha una struttura in acciaio brunito, con gambe arrotondate alla base. Il doppio ripiano, uno più grande per il lavoro e uno più piccolo per gli oggetti, è rivestito in pelle. Fra i due piani, una zona funzionale. Twain è un secretaire perfetto per l’home working. Il design è di Gordon Guillaumier.


Home Desk, Vitra

Home Desk è un grande classico del design. Parliamo dello scrittoio disegnato da George Nelson nel 1958. All’inizio pensato come secrétaire per signore, oggi è utilizzato soprattutto come postazione di lavoro per la casa. A comporre il progetto un piano in laminato bianco, sezioni laterali in impiallacciato di noce, struttura in acciaio e i caratteristici scomparti colorati. Una vivace nota decorativa che offre un pratico spazio per la cancelleria. (vitra.com)


Bureaurama, Magis

Uno scrittoio ridotto alla sua essenza. Bureaurama, il progetto di Jerszy Seymour per Magis, è una piccola scrivania pratica, leggera e resistente.

Realizzata in alluminio verniciato a polvere, è disponibile con lo sgabello coordinato (stessa forma, ma ovviamente più piccolo) oppure nella versione con top arrotondato. (magisdesign.com)

 


Companions, De la Espada

Semplice ed elegante. È Companions, lo scrittoio disegnato per De la Espada dallo Studioilse, lo studio di progettazione fondato dalla grande designer inglese Ilse Crawford. Grazie alle sue dimensioni ridotte, si adatta facilmente a qualsiasi angolo della casa. Il piano superiore si apre a ribalta per lavorare e, a fine giornata, si chiude per nascondere documenti e laptop. Companions ha un contenitore in sughero per riporre cavi, caricatori e spine. La struttura può essere in noce nero americano, in rovere bianco americano o in frassino europeo, oppure laccata in diversi colori. (delaespada.com)


Calamo, Zanotta

Calamo è un piccolo scrittoio per uso domestico, disegnato da Gabriele Rosa per Zanotta. Le sue dimensioni ridotte (misura solo cm 45 x 130) e la sua linea minimale lo rendono adatto a qualsiasi spazio. Ha la struttura e il piano in acciaio verniciato in tre possibili finiture: bianco, nero o grafite. Il top è rivestito in cuoio pigmentato. Dello stesso materiale anche il vano portaoggetti, accessibile da un’anta che si apre a ribalta. (zanotta.it)


Slab, Tom Dixon

Lo scrittoio Slab, disegnato da Tom Dixon, si ispira ai banchi di scuola in legno di epoca vittoriana. Questa piccola scrivania, perfetta per lavorare a casa, è in rovere massello (naturale o scuro) e si caratterizza per i bordi arrotondati. Sul piano, proprio come nei vecchi banchi di scuola, c’è la classica scanalatura portapenne e il foro per il calamaio, che nel caso dello scrittoio Slab diventa un pratico foro passacavi. (tomdixon.net)


Collector, Porro

Collector di Porro è uno scrittoio dal deciso sapore vintage, che unisce purezza delle linee e funzionalità. Il progetto è costituito da un’esile struttura a vista, un ponte in metallo, che sorregge il top e due vani simmetrici a cassetti. Piano di lavoro, cassetti e contenitori sono tutti realizzati in una insolita essenza: il legno di melo. Il design è di GamFratesi. (porro.com)

 


Missive, Exto

Missive è uno scrittoio disegnato da Sam Baron per Exto. Una elegante scrivania da camera con il piano di lavoro in noce Canaletto naturale o tinto. Il top, scorrevole e rivestito in cuoio, nasconde un vano porta documenti attrezzato. La struttura è disponibile in tre finiture: ottone lucido, nichel o bronzo. Le gambe, a sezione quadrata, terminano con piedini cilindrici in ottone. (www.extoworld.it)


Secret, Bontempi Casa

Lo scrittoio Secret, disegnato da Roccadadria Design per Bontempi Casa, si ispira al design degli anni ’70. Una piccola scrivania dalle linee minimali, caratterizzata da un mix di materiali diversi: legno, metallo, marmo e cuoio. Particolare è il vano segreto che compare sollevando l’elemento in marmo. Lo scrittoio Secret è disponibile in diversi colori e finiture. (bontempi.it)


WW Desk, Hayche

WW Desk è uno scrittoio di design minimale e colorato, disegnato da Alejandro Villarreal per Hayche. Realizzato in massello di rovere europeo, WW Desk è perfetto per ogni ambiente domestico. Tra le finiture disponibili: la versione in rovere naturale, quella più elegante con il bordo e le gambe nere, o l’ironica combinazione di Studio Makgill, con bordo rosso, piano in rovere e gambe blu. Ciliegina sulla torta, un cassetto integrato nascosto, protetto da un meccanismo di chiusura a scatto. (hayche.com)

 


Scrittarello, DePadova

Un richiamo ai vecchi banchi di scuola. È Scrittarello, il progetto ideato nel 1996 da Achille Castiglioni per DePadova. Un arredo della memoria che si adatta molto bene alle attuali esigenze di lavoro da casa. Gli angoli sagomati del piano, le due mensole laterali e il poggiapiedi rispondono all’ergonomia e alla funzionalità d’uso. (depadova.com)


Pegasus Home Desk, ClassiCon

Pegasus Home Desk è un piccolo e ingegnoso scrittoio per l’home working disegnato da Tilla Goldberg per ClassiCon. Un arredo che unisce l’eleganza di un design minimale alla funzionalità di una vera scrivania da lavoro. Il top è realizzato in pelle ad alto spessore e può essere arrotolato per accedere a una serie di scomparti organizzati. Il luogo ideale per nascondere laptop, smartphone, cancelleria, prese, caricabatterie o altri accessori. Inoltre, Pegasus Home Desk ha anche un ampio cassetto. La struttura può essere in acciaio verniciato a polvere, cromato o rivestito in pelle con cuciture a contrasto. Il frontale può essere in acciaio inossidabile brunito o in massello di noce. Il top, infine, è in pelle rinforzata con cuciture a contrasto ed è realizzato con le tecniche artigianali delle sellerie. (www.classicon.com)


Sagyo Desk, Ariake

Lavoro. È questo il significato di sagyo in giapponese. Ed è questo il nome scelto per lo scrittoio di Ariake. Una scrivania compatta adatta per lo studio, il living o la camera da letto, che può trasformarsi in una pratica toeletta con l’aggiunta di uno specchio e di una mensola magnetica. Un arredo multifunzionale per accompagnarci nel lavoro, così come nella nostra beauty routine quotidiana. (ariakecollection.com)


Secretaire S 1200, Thonet

Secretaire S 1200 si ispira alla collezione dei mobili classici in tubolare d’acciaio di Thonet, progettati durante il Bauhaus. La sua inclinazione è studiata per consentire di alzarsi comodamente anche nel caso in cui il secretaire sia collocato in un corridoio o in una nicchia. Proposto in diverse varianti e con accessori opzionali (portapenne, portadocumenti, leggìo multifunzionale), S 1200 permette numerose personalizzazioni. (it.thonet.de)

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Clyde, Ligne Roset

Lo scrittoio Clyde è stato disegnato dallo studio francese Numéro111 per Ligne Roset.
Si ispira alle linee asciutte e geometriche degli anni ’50 ed è realizzato in acciaio ottonato o laccato nero. Il ripiano inferiore è in MDF impiallacciato in rovere nero, quello superiore è in grès ceramico effetto marmo nero lucido. (ligne-roset.com)


Shelter, Northern

Forme aerodinamiche per Shelter, lo scrittorio disegnato da Yonoh per il brand norvegese Northern. Il suo design è pulito ed essenziale. Il piano dello scrittoio, impiallacciato in rovere, è delimitato da un avvolgente schermo in acciaio traforato. Le gambe sono in acciaio. (northern.no)


Torta, Porventura

Lo scrittoio Torta ha una caratteristica che lo rende unico: le linee storte della sua struttura. Non preoccupatevi, però. Il piano di lavoro resta dritto! Una sfida al design convenzionale. Disponibile in rovere o in noce americano, il tavolo da lavoro Torta dispone di una serie di scomparti e di un cassettino. Progetto di Miguel Soeiro per Porventura. (porventura.pt)


Studio, Bene

Si chiama Studio questo scrittoio dal design minimale ma deciso. Fa parte di un sistema modulare, che permette di creare un ambiente di lavoro adatto sia all’ufficio tradizionale sia all’home office. Le gambe sono in tubolare metallico curvato. Lo scrittoio Studio ha un doppio piano che diventa anche un pratico contenitore per fogli, computer portatile e piccoli oggetti. Design, Thomas Feichtner. (bene.com)


Copenhague/CPH 190, HAY

Una struttura verticale pensata per sostenere agende e libri: è questo l’elemento che caratterizza Copenhague, la serie disegnata dai fratelli Bouroullec per il brand danese HAY. Grazie a questo elemento, la superficie rimanente può essere impiegata solo come spazio di lavoro, rendendo la scrivania più compatta e funzionale. Perfetta per arredare l’home office, Copenhague può essere utilizzata anche in ufficio. (hay.dk)


Tapparelle, Colé Italia

Tapparelle, la scrivania disegnata da Emmanuel Gallina per Colé Italia, ricorda i mobili da ufficio degli anni ’50. Lo scrittoio è accompagnato da un vano contenitore a chiusura scorrevole, che si ispira alle case degli scrittori della metà del secolo scorso. La collezione comprende anche diverse tipologie di mobili contenitori e un box da appendere alla parete. Disegnato nel 2012, nel 2019 Tapparelle si è arricchito di nuovi colori: rosso ciliegia, nero, giallo zafferano e verde salvia. (www.coleitalia.com)


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Bridge Desk, Wewood

Bridge Desk è la scrivania firmata dal designer portoghese Christophe de Sousa per Wewood. Un omaggio a Porto, l’unica città europea con 6 ponti. Il cuore del progetto sono gli archi in metallo che “uniscono” le due gambe dello scrittoio (un riferimento alle strutture sui ponti di Porto). Bridge Desk è in legno di quercia o di noce ed è contraddistinta da linee arrotondate e levigate. Ha ottenuto la medaglia di bronzo per la categoria Interior Furniture dell’European Product Design Award. (wewood.eu)


Concierge, Wewood

Sempre del brand portoghese Wewood, lo scrittoio salvaspazio Concierge disegnato da Antonio Gardoni e Federico Castelli. Una struttura in metallo sorregge un corpo in rovere, con tre cassetti e uno scomparto in legno sagomato dove riporre la cancelleria.

Sul top, un oblò girevole dà l’accesso rapido a uno scomparto interno e può essere usato anche come passacavi. (wewood.eu)


Strata, Tonelli Design

Vetro. È questo il materiale scelto da Karim Rashid per Strata, lo scrittoio che il designer egiziano ha firmato nel 2009 per Tonelli Design. Una piccola scrivania in vetro trasparente, con schienale fumé, dotata di un comodo piano estraibile in legno laccato bianco. La sua leggerezza visiva rende Strata una presenza discreta, ideale per diversi ambienti. (tonellidesign.it)


Micke, Ikea

Micke è uno scrittoio per l’home office disegnato da Henrik Preutzper per Ikea. Semplice, funzionale e soprattutto molto economico, permette di tenere cavi e prese a portata di mano ma nascosti alla vista, grazie all’apposito foro passacavi inserito nel piano. Micke è disponibile in due colori (bianco e marrone-nero) e in due dimensioni. Quella più grande (nella foto qui sotto) può ospitare anche 2 persone. Tra gli accessori, una pratica cassettiera che si integra perfettamente sotto il top. Micke si può collocare anche al centro della stanza, poiché il pannello di fondo è rifinito. (Ikea.it)


925 Desk, Philipp Aussem

Concludiamo la rassegna sugli scrittoi di design contemporaneo con una scrivania flessibile che ha vinto un importante premio di design: Scrittoio 925 dello studente svedese Philipp Aussem. Un progetto che nel 2019 ha vinto il Northern Design Award, battendo oltre 400 progetti provenienti da tutto il mondo. Il design della 925 Desk parte da un dato oggettivo: l’home office è un modo di lavorare in costante crescita e sempre più apprezzato dalle persone. Per questo è diventato necessario poter passare rapidamente dalla modalità lavoro alla quotidianità domestica.

Per i giudici del Northern Design Award, lo scrittoio 925 è la perfetta combinazione di una scrivania per l’home office e un tavolo per il tempo libero. Il nome 925 si legge “Nine to Five”, dalle 9 alle 5. Quando la giornata inizia, alle 9, basta sollevare il meccanismo a molla per aprire lo spazio di lavoro. Alle 5, quando termina l’orario di lavoro, con un semplice movimento della mano si chiude la scrivania, lasciandosi il materiale di lavoro e lo stress alle spalle. Proprio come quando si chiude la porta dell’ufficio.

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Design Street seleziona e racconta ogni giorno le idee più innovative e i migliori prodotti di design da tutto il mondo. Design Street è considerato uno dei più autorevoli blog indipendenti dedicati al design contemporaneo. Design Street ha vinto per ben 2 volte il premio "Best Design Media": nel 2017 e nel 2020.

1 Comment

  1. GIANCARLA BOSOTTI Reply

    Davvero interessante e bella la reviee sugli scritto..bellissimi..

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