Toscanini, la nota azienda piemontese di portabiti di design, compie 100 anni. Ecco in breve la sua storia.

100 anni e non sentirli. Nel 2020 Toscanini, la nota azienda piemontese di portabiti, spegne 100 candeline. Un anniversario importante che è stato celebrato dal Ministero dello Sviluppo Economico con l’emissione di un francobollo speciale, appartenente alla serie tematica “Le Eccellenze del sistema produttivo ed economico” (foto qui sotto). 

Una bella soddisfazione per un brand che da tempo seguiamo e apprezziamo per il modo in cui è riuscito a reinterpretare, attraverso il design, un oggetto all’apparenza banale come la “gruccia”. Lo dimostrano Angie, il portabiti multifunzionale firmato nel 2019 da Giulio Iacchetti, e la linea Confetti progettata per il Pop-Up Shop di Fattobene, ospitato nello store del MoMA di New York nell’estate 2019.

Le origini

Toscanini nasce a Isolella di Borgosesia, in Piemonte, nel 1920 con Giovanni Toscanini. È, però, solo nel secondo dopoguerra che prende forma l’attuale volto dell’azienda. Ettore, secondogenito di Giovanni, produce infatti nel 1948 la prima commessa di portabiti in legno per La Rinascente di Milano. Un successo che ben presto porta le grucce di Toscanini oltreoceano, dove entrano nei più esclusivi department store americani.

Le collaborazioni con il mondo dell’alta moda

Da allora la crescita prosegue inarrestabile fino alla svolta degli anni ’80, quando Toscanini avvia una collaborazione con Valentino, per cui disegna un portabito battezzato con il nome del grande stilista. A partire da lì l’azienda comincia a progettare i suoi portabiti per altre prestigiose maison di moda, insieme ad architetti e interior designer di fama internazionale.

Le sperimentazioni con il plexiglass

Negli anni ’90 entra in azienda la quarta generazione, Federica e Giovanni, e con loro cominciano nuove sperimentazioni. Accanto al legno, materiale che accompagna Toscanini fin dalla nascita, fa la sua comparsa il plexiglass, impiegato all’inizio per i portabiti delle boutique di JP Gaultier, progettate da Philippe Starck.

La collezione Toscanini SuMisura

Nel 2010 viene creata la collezione Interior, dedicata al mondo residenziale, e nasce la piattaforma di e-commerce Toscanini SuMisura. Nell’epoca del bespoke la personalizzazione diventa, infatti, un imperativo anche per i guardaroba dei clienti privati.

Oggi Toscanini propone i suoi portabiti e le soluzioni per appendere capi di abbigliamento, accessori e scarpe non solo per le boutique delle più importanti maison di moda, ma anche per le case private e per gli yacht e hotel più esclusivi, in tutto il mondo.

Insomma, una bella storia italiana che dimostra come spesso è proprio dai territori inesplorati che nascono le idee più interessanti.

Il contest “L’arte di appendere / 100 anni e non sentirli” 

Per celebrare il proprio centenario, Toscanini ha lanciato il contest “L’arte di appendere / 100 anni e non sentirli”. Il concorso, rivolto agli studenti di architettura, design e moda, richiedeva la progettazione e il restyling di tre oggetti simbolo dell’azienda – un portabito per camicia, una pinza per i pantaloni e un indossatore/servomuto – impiegando legno, pelle e plexiglass con l’uso del metallo solo per ganci e accessori.

Ecco i tre vincitori:

Il 1° classificato, vincitore del premio da € 2.000,00, è l’indossatore/servomuto ALVAR di Giulia Aida Tosetti e Pietro Boz. Il progetto si ispira alle opere di design di Alvar Aalto ed è proposto in due configurazioni: una con parete verticale e pannello rivestito in pelle, l’altra completamente in legno.

Il prodotto si può personalizzare nei colori e aggiungendo iniziali o loghi cuciti sulle superfici in pelle.

Il classificato, vincitore del premio da € 1.000,00, è il portabito YACHT per camicia pantaloni e cravatte di Giacomo Barabino e Francesco Vasquez. Il modello richiama gli anni ’60 ed è proposto con corpo in legno di faggio, in cui sono “scavate” delle asole per appendere le cravatte. Per gonne e pantaloni è previsto un cordino elastico al posto della classica asta.

Il 3° classificato, con premio da € 500,00, è APPENDI MOLLA, la pinza per pantaloni di Damiano Lorenzani. APPENDI MOLLA si ispira alle mollette da cancelleria e propone l’uso della meccanica delle pinze portapantaloni in plastica invece del classico sistema di fissaggio impiegato per i prodotti in legno.

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Una laurea in Lettere Moderne e un amore sconfinato per il design. Mi occupo di comunicazione, creando contenuti per agenzie di comunicazione, studi di design e aziende di arredamento.

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