Una grande icona progettata da due designer che non si sono mai incontrati. Ecco il nostro ricordo della lampada Parentesi di Achille Castiglioni e Pio Manzù.
Una lampada nata dalla collaborazione tra due maestri del design che non si sono mai incontrati. Parliamo di Parentesi, la celebre lampada di Flos disegnata da Achille Castiglioni a partire da un’idea di Pio Manzù. Una delle più amate icone del design italiano, nostra fedele compagna da ben 50 anni.
Immaginata da Pio Manzù alla fine degli anni ’60, la lampada Parentesi rischia di rimanere un progetto incompiuto. A causa di un incidente stradale Pio Manzù muore infatti nel 1969, all’età di soli 30 anni, senza riuscire a dare forma alla sua lampada. È grazie ad Achille Castiglioni se quel capolavoro prende vita nel 1971. Ricevuto uno schizzo della lampada dalla vedova di Pio Manzù, Castiglioni ne comprende infatti il potenziale e decide di tradurre in realtà quell’idea.
La nascita di un’icona
Nel disegno originale di Pio Manzù Parentesi era formata da una latta luminosa con feritoie, in grado di scorrere lungo un’asta e di essere fermata con una vite. Nel progetto di Castiglioni la lampada viene semplificata. L’asta si trasforma in un filo metallico, la latta diventa una lampadina e la vite è sostituita con un tubolare che fa attrito lungo il filo e blocca la lampada all’altezza desiderata.
Il risultato è una lampada sospesa dal soffitto al pavimento, dove rimane in posizione grazie a un peso di 5 kg che garantisce un’illuminazione a 360 gradi completamente personalizzabile. Un progetto estremamente innovativo vincitore del Compasso d’Oro nel 1979.
La Special Edition della lampada Parentesi
In produzione dal 1971, oggi la lampada Parentesi compie 50 anni. Un compleanno importante che Flos celebra con una edizione speciale declinata in due nuovi colori: Turchese e Signal Orange. Due cromie studiate per rendere omaggio ai suoi due grandi autori: Achille Castiglioni e Pio Manzù. Sì, perché il turchese e l’arancione non sono due scelte dettate dalle mode. Si tratta di un’operazione filologica condotta dai design curator di Flos, Calvi Brambilla, in collaborazione con la figlia di Achille Castiglioni, Giovanna, e con il figlio di Pio Manzù, Giacomo Manzoni.
Il Turchese della Special Edition di Parentesi è lo stesso che Achille Castiglioni aveva visto su una scatola di graffette che conservava sulla sua scrivania. Un colore che amava così tanto da averlo scelto per decorare tutte le porte del suo appartamento nei primi anni ’70. Signal Orange era, invece, il colore impiegato da Pio Manzù per tutti i suoi prototipi di auto.
Secondo il disegno originale, i nuovi colori vestono tutti gli elementi che formano la “parentesi”: tubolare, rosone e base. La lampadina e il portalampada rimangono invece nella versione che conosciamo.
La riedizione del packaging originale
Non solo colore, però. La Special Edition per i 50 anni della lampada Parentesi presenta anche un’altra importante novità: la riedizione del packaging originale.
Già. I primi modelli della lampada Parentesi erano venduti in una confezione trasparente, formata da due gusci di plastica realizzati in un unico stampo. Un imballaggio che dava valore ai singoli elementi, proprio come Manzù dava dignità alle parti meccaniche dei suoi progetti alle fiere, esponendole a parete come opere d’arte. Inoltre, il packaging era realizzato con la stessa tecnologia usata da Manzù per le custodie promozionali della FIAT.
La confezione originaria viene però abbandonata dopo pochi anni, forse per i costi troppo elevati e per alcuni problemi di stabilità. Sempre in linea con quella cura filologica che ha guidato la scelta dei nuovi colori, oggi Flos ha deciso di riproporla. Grazie alla digitalizzazione, il packaging di Castiglioni è infatti diventato una soluzione semplice ed economica.