Lo showroom milanese di Alpi ospita la mostra “If I were a carpenter”. Protagoniste tre celebri sedute di Ron Arad interpretate con i legni dell’azienda.
If I were a carpenter. Questo il nome del progetto nato dalla collaborazione tra Alpi e Ron Arad, in mostra dal 18 novembre al 22 dicembre nello showroom milanese dell’azienda. Una collaborazione con il mondo del design che prosegue il percorso di ricerca iniziato nel 2017 con “Re-Connection”, che ha visto protagonisti Martino Gamper con i legni di Ettore Sottsass, e continuato nel 2018 con “Tre Primitivi” di Alessandro Mendini e poi nel 2019 con “La tavola degli Elementi” di Piero Lissoni.
Un progetto nato dalla volontà di dare tridimensionalità alle superfici Alpi, in cui i progettisti possono creare in totale libertà, senza il vincolo della produzione industriale. Inevitabile, quindi, aver coinvolto Ron Arad che da decenni lavora sul confine tra design e arte.
“È facile intuire che Ron Arad, architetto, designer e artista di frontiera da sempre, abitasse già il cassetto dei miei desideri”, racconta il presidente Vittorio Alpi. “Decise di progettare tre sedute della serie BTT usando lastre del nostro legno in due colori, diversi per facciata. Il risultato è sorprendente, e dimostra come Ron riesca con disinvoltura a entrare in nuovi mondi e ad ammaestrarli, mantenendo ‘in toto’ la sua eleganza e il suo stile sovversivo e spiritoso”.
Dare tridimensionalità alle superfici in legno
Nel progetto per Alpi, Ron Arad ha pensato di dare spazio e materia all’anima scultorea che si nasconde nelle strutture portanti dei progetti. Da qui l’idea di mettere a nudo tre dei suoi arredi più celebri, interpretandoli con i legni ALPI. A partire dalle sedute Big Easy, Voido, Thumbprint nascono, dunque, i tre nuovi arredi protagonisti della mostra If I were a Carpenter. Tre strutture in legno che plasmano il volume in un gioco tridimensionale di forme e colori.
Un effetto illusorio e mutevole
Per questa collaborazione, Alpi ha realizzato legni bespoke che esaltano l’effetto illusorio delle forme disegnate da Ron Arad. Tavole di legno Alpi realizzate con strati alternati di due colori che danno alle sedute un carattere mutevole. L’oggetto è, infatti, percepito in modo diverso a seconda del punto di vista dell’osservatore.
“Quando Alpi mi ha contattato per questo progetto, volevo creare qualcosa che celebrasse ciò che realizzano. Quindi, ho pensato a qualcosa che fosse composto da una struttura reticolare di legni”, spiega Ron Arad. “Non è dissimile dalle cose che ho fatto in precedenza in acciaio corten. L’elemento in più è la materialità, oltre al fatto di poter avere un colore diverso per ogni lato della tavola. Così un pezzo che da un lato sembra blu, girandogli attorno sembra rosso”.
Ecco i tre arredi di Ron Arad reinterpretati con i legni Alpi.
Big Easy
If I Were A Carpenter – Big Easy si ispira alla poltrona in acciaio Big Easy disegnata nel 1988. Una poltrona monoblocco dalle dimensioni imponenti e dalle forme sinuose, considerata dai critici come un’opera d’arte più che un prodotto industriale.
Big Easy è realizzata con due colori di legno: rosso su un lato e nero sull’altro.
Oh Void
Oh Void prende ispirazione dalla famosa poltrona a dondolo Voido. Un prodotto apparentemente semplice che nasconde, in realtà, una grande complessità progettuale e costruttiva.
Il legno è sempre proposto in due cromie. In questo caso, rosso su un lato e blu sull’altro.
Southern Hemisphere
Southern Hemisphere riproduce uno degli arredi più amati di Ron Arad: Thumbprint, la poltrona-scultura parte della collezione del MoMa di New York. Realizzata come gli altri oggetti in mostra, con armature di pannelli lignei colorati e stratificati, la poltrona è nera su un lato e grigio chiaro sull’altro.
A corredo della mostra di Alpi, il progetto del fotografo Pierpaolo Ferrari che interpreta in modo provocatorio gli oggetti di Ron Arad.