Uno chandelier, sei designer. Ecco “Floating Ideas”, il progetto per i 10 anni del brand canadese Gabriel Scott che verrà presentato durante il Fuorisalone 2022.
Modularità e personalizzazione. Sono queste le parole chiave di Gabriel Scott, il marchio di arredamento e illuminazione fondato nel 2012 a Montreal dagli architetti canadesi Gabriel Kakon e Scott Richler. Due parole che raccontano molto bene “Floating Ideas”, il progetto speciale che verrà presentato durante il Fuorisalone 2022 per celebrare i 10 anni di vita del brand.
In occasione del decimo anniversario di Gabriel Scott, Scott Richler ha infatti chiesto a sei designer e architetti di fama internazionale di reinterpretare Welles Chandelier, il loro prodotto di maggiore successo. Le sei lampade verranno presentate all’interno del distretto delle 5VIE Design Week, in programma dal 6 al 12 giugno 2022.
“Sono felice di lavorare con designer di così alto livello per celebrare il decimo anniversario di Gabriel Scott. I disegni che hanno proposto sono originali e una vera testimonianza dello spirito del Welles Chandelier, che compie cinque anni”, afferma Scott Richler. “Il titolo del progetto ‘Floating Ideas’ rappresenta letteralmente il concetto di “idee che volano” perché vogliamo vedere cosa un nostro progetto ispira ad altri progettisti e come può essere ri-sviluppato. Penso che questa sarà una Milano Design Week davvero speciale per tutti noi e non vediamo l’ora di condividere il progetto con tutto il pubblico del Salone”.
Uno chandelier, sei interpretazioni
Ispirato al mondo del gioiello, Welles Chandelier rappresenta la quintessenza della filosofia di Gabriel Scott. A comporre lo chandelier, una serie di poligoni incavati che si estendono in un sistema modulare di configurazioni interconnesse. Con le sue infinite possibilità, Welles fluttua nell’aria, emettendo una nuvola di luce soffusa.
Per Floating Ideas, i sei designer hanno riletto Welles Chandelier, dando una loro personale interpretazione del design originale. Per garantire la differenziazione dei progetti, Gabriel Scott ha fornito a ognuno un brief specifico.
Ecco le sei creazioni.
Welles Chandelier secondo Kelly Hoppen
Argilla bianca e ottone satinato. Sono i materiali il cuore del progetto firmato dalla designer londinese Kelly Hoppen. In linea con il suo stile fatto di linee pulite e colori neutri, Kelly Hoppen ha interpretato Welles Chandelier in una chiave più delicata e raffinata, ridimensionando il prodotto. Il senso di movimento del lampadario originale rimane, però, lo stesso. A ispirare la creazione, una collezione di ceramiche che la designer sta progettando attualmente.
Welles Chandelier secondo Rockwell Group
Nell’interpretazione di Rockwell Group viene celebrata la classica forma geometrica di Welles Steel Chandelier. Il progetto trae ispirazione dagli agglomerati che si trovano in natura, come cristalli, composti chimici, nuvole o costellazioni nel cielo. I poligoni in vetro incavati fungono da punti luce metallici che si uniscono ad altezze e dimensioni variabili, creando un insieme di luce organico e fluttuante.
Welles Chandelier secondo Studio Munge
Si ispira alla danza ritmica il lampadario creato da Studio Munge. Il design originale di Welles Chandelier è stato decostruito e ricostruito, usando un nuovo sistema di supporto ispirato all’arte figurativa. Anche la staffa di congiunzione, simile a un gioiello, è stata messa in risalto, diventando protagonista sulla parte anteriore del vetro. Se il volume dello chandelier è cambiato, la modularità è rimasta, invece, la stessa con la possibilità di estendere i rami e di moltiplicare le luci.
Welles Chandelier secondo Guan Lee
Dal soffitto al pavimento. Lo chandelier di Guan Lee è una suggestiva installazione a pavimento, illuminata da lampadine. Cuore del progetto è il POLiROCK, un nuovo materiale sviluppato dal Material Architecture Lab. Una argilla cotta dalle caratteristiche uniche, a metà strada tra la ceramica e le rocce, che ha varie possibilità di applicazione. Da oggetti quotidiani come vasi e sedie a elementi architettonici come mattoni o piastrelle.
L’idea alla base del progetto è la reciprocità: le varie parti della lampada funzionano come blocchi di costruzione che possono amalgamarsi per dare vita a qualcosa di nuovo.
Welles Chandelier secondo Michelle Gerson
È un invito alla rinascita lo chandelier immaginato da Michelle Gerson. Come risposta agli ultimi due anni di pandemia, la designer ha creato qualcosa di gioioso, prendendo ispirazione dalla natura. Il risultato è una composizione floreale che simboleggia la crescita e la fioritura, suggerendo la rinascita di un classico design di Gabriel Scott. Le linee più morbide e organiche si giustappongono alla perfezione alla forma geometrica dello Chandelier Welles. I materiali usati sono ottone e vetro bianco sabbiato.
Welles Chandelier secondo Sybille de Margerie
Sartoriale, elegante e lineare. La creazione dell’interior designer parigina Sybille de Margerie si basa su un’alternanza di vuoti e pieni, luci e ombre. Sybille ha scelto la pelle vegana imbottita per creare un delicato effetto 3D e ha arrotondato gli angoli per dare un senso di morbidezza. A impreziosire ulteriormente il progetto, l’uso dell’ottone.
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