Gli oggetti selezionati dalla nota piattaforma dedicata al design anonimo in vendita nello store di Triennale Milano fino al 31 dicembre 2024

Un buon progetto non nasce dall’ambizione di lasciare un segno, il segno del designer, ma dalla volontà di instaurare uno scambio, anche piccolo, con l’ignoto personaggio che userà l’oggetto da noi progettato”. Ci vengono alla mente le parole del grande Achille Castiglioni, guardando le immagini degli oggetti che Fattobene – piattaforma per la ricerca e la promozione del design anonimo – propone in vendita fino al 31 dicembre 2024 presso lo store di Triennale Milano. Una selezione di accessori che hanno conquistato e migliorato concretamente la vita quotidiana di tantissime persone, diventando parte del nostro immaginario collettivo, grazie alla bontà del progetto e non al nome di chi li ha ideati. Proprio come il buon design dovrebbe essere.

“È un piacere portare questi oggetti della nostra cultura materiale in un luogo come lo store Triennale”, dice Anna Lagorio, cofondatrice di Fattobene. “Per noi rappresenta un omaggio al design di qualità e a tutte quelle aziende che hanno contribuito a creare prodotti iconici, capaci di superare indenni la prova del tempo”.

Un viaggio nella storia del nostro Paese

Delineando un ideale viaggio dal Nord al Sud del nostro Paese, i classici quotidiani di Fattobene sono esposti in dialogo con una selezione di libri dedicati agli archetipi del design. Perché, come i libri, anche i manufatti sono testimoni di storie: storie di idee, scommesse coraggiose, viaggi in luoghi remoti e intuizioni brillanti.

Tra i progetti esposti nella sezione dedicata alla scrivania, troviamo la Colla Coccoina, ideata nel 1927 da Aldo Balma e prodotta ancora oggi nel suo barattolo d’alluminio, e la Zenith 548, lanciata nel 1948 dallo stesso Balma, diventata parte della storia visiva italiana con il suo profilo a forma di balena. Sempre nell’ambito della cartoleria, non possono mancare i quaderni Tassotti, realizzati nel 1957 con le grafiche provenienti dall’Archivio Storico Remondini. E poi ancora, i celebri fermagli e le puntine Leone, prodotti dal 1850. Nella sezione dedicata all’abitare, ci sono invece i pennelli Cinghiale, in produzione dal 1945, accompagnati nello store dalla linea in edizione limitata Commendator Alfredo, che omaggia il fondatore. E i portabiti Toscanini, entrati in produzione per la Rinascente negli anni ’50 e da allora prediletti dalle maison di moda più sofisticate e dai clienti più raffinati, che amano personalizzare il proprio guardaroba con un oggetto artigianale.  Un incontro tra artigianato e design alla base anche delle piastrelle Blu Ponti, realizzate per gli spazi dell’Hotel Parco dei Principi di Sorrento, uno dei primi design hotel del mondo.

Infine, una selezione di oggetti di arte rurale: scope in saggina, canovacci, forbici, coltelli e ceramiche tradizionali screziate. Un tributo al fare italiano prima del design, quando l’abilità progettuale si esprimeva in tutta la sua essenzialità. Per regalare o regalarsi un frammento di storia del nostro Paese.

Author

Una laurea in Lettere Moderne e un amore sconfinato per il design. Mi occupo di comunicazione, creando contenuti per agenzie di comunicazione, studi di design e aziende di arredamento.

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