Il progetto editoriale per l’infanzia ideato e diretto dal grande designer milanese per Einaudi raccontato negli spazi della libreria Eldodo, a Milano. Fino al 13 aprile 2025

“Credo che questa collana farà invecchiare di colpo tutta l’altra produzione per bambini”. Così scriveva Bruno Munari a Giulio Einaudi in una lettera del 20 dicembre 1971 a proposito di Tantibambini, la collana per l’infanzia da lui ideata e diretta per Einaudi dal 1972 al 1978. Un progetto editoriale di breve durata ma di enorme densità (ben 66 titoli, quasi 50 dei quali solo nei primi 3 anni), che ha rinnovato profondamente l’editoria per bambini in Italia, come testimonia l’acceso dibattito che vi fu tra importanti esponenti del mondo culturale dell’epoca come Calvino, Ginzburg e Manganelli.

Oggi questa esperienza rivoluzionaria diventa protagonista della mostra “Munari TTB – Bruno Munari e il progetto della collana Tantibambini”, a cura di Michela Dezzani e Bice Dantona, ospitata negli spazi della libreria Eldodo, a Milano, fino al 13 aprile 2025. Una mostra preziosa nata dall’appassionato lavoro di ricerca delle due curatrici – che si sono conosciute 15 anni fa proprio grazie a un interesse in comune per Tantibambini – nella quale sono presentati per la prima volta tutti i 66 titoli della collana nella loro edizione originale, insieme ai materiali, ai disegni e a un apparato documentaristico proveniente dall’Archivio Storico Einaudi. Documentazione d’archivio da cui deriva il titolo stesso della mostra: la sigla TTB, tratta dalle lettere di Munari dell’editore, era infatti il modo in cui il designer era solito abbreviare il nome della collana.

Un progetto editoriale visionario

Punto di riferimento nell’evoluzione dell’editoria per l’infanzia in Italia, la collana Tantibambini è stata rivoluzionaria in tanti modi. Rivoluzionaria nel metodo, in quanto progetto affrontato con lo stesso approccio applicabile a qualsiasi altro oggetto industriale, ben lontano, dunque, da quella superficialità alla quale erano (e purtroppo sono spesso tuttora) relegati i progetti destinati ai bambini. Rivoluzionaria nel formato, quasi quadrato, senza cartonatura, senza costa, con la storia che inizia direttamente in copertina. Rivoluzionaria nel prezzo di poche centinaia di lire, pensato per poter arrivare a chiunque. Rivoluzionaria nei temi e nei linguaggi visivi, lontani dagli stereotipi dei vecchi libri: “fiabe senza fate e senza streghe, senza castelli lussuosissimi e principi bellissimi, senza maghi misteriosi, per una nuova generazione di individui senza inibizioni, senza sottomissioni, liberi e coscienti delle loro forze”, come si leggeva nella frase di presentazione della collana.

Un lavoro serio

Sotto la sua direzione creativa, Bruno Munari seppe raccogliere, in sette anni di pubblicazioni e sessantasei titoli, grandi nomi della letteratura per l’infanzia (Gianni Rodari, Nico Orengo, Toti Scialoja), designer e artisti affermati (Pino Tovaglia, Giancarlo Iliprandi, Mario De Biasi, Emanuele Luzzati) insieme a tanti giovani esordienti che trovarono il loro trampolino di lancio proprio in questa collana. Lo stesso Munari partecipò, pubblicando sia come autore totale alcuni titoli come i celebri “Cappuccetto Verde”, “Cappuccetto Giallo” e le “Rose nell’insalata”, sia con diversi e divertenti pseudonimi (E.Poi, Celestino Luftberg e probabilmente vari altri “Anonimi” da tutto il mondo). Un vero e proprio laboratorio creativo immaginato per “allevare e formare autori e illustratori per l’infanzia […] preparati a questo lavoro serio, che di solito viene considerato come una cosa minore da fare con la mano sinistra” (Bruno Munari, da “Libri per bambini come soggetto di design”, in Libri Nuovi, luglio 1974).

La mostra

Oltre ad ammirare i libri della collana Tantibambini e il ricco corpus cartaceo, i visitatori della mostra potranno approfondire i contenuti del progetto tramite un’applicazione digitale accessibile sia su postazioni in loco sia sul proprio dispositivo con QR-code.
L’esposizione è accompagnata anche da una serie di eventi collaterali: incontri per adulti con interventi di esperti conoscitori dell’opera di Munari; laboratori metodo Bruno Munari per bambini e adulti e formazioni per adulti e insegnanti; visite guidate con le curatrici; letture per bambini; attività per le scuole. Inoltre, durante la Milano Design Week e la Paper Week di Comieco (7-13 aprile) la mostra si arricchirà di alcuni contenuti speciali, per offrire un approfondimento sul metodo progettuale di Bruno Munari applicato ai libri per bambini e ricordare il rapporto del designer con la carta, suo materiale privilegiato.

Author

Una laurea in Lettere Moderne e un amore sconfinato per il design. Mi occupo di comunicazione, creando contenuti per agenzie di comunicazione, studi di design e aziende di arredamento.

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