L’ azienda De Castelli inaugura per il Salone del Mobile 2017 “Tracing Identity”, un progetto portato avanti dall’azienda in collaborazione con sette designer donne.
Tutte hanno un fil rouge in commune, quello del loro modo di progettare, di mettere in prima luce le emozioni e le narrazioni.
De Castelli, da parte sua, punta a valorizzare l’espressività di un material considerato freddo e poco comunicativo come il metallo, tramite la lavorazione artigianale.
Trancing Identity
Le sette designer invitate dall’azienda sono Alessandra Baldereschi, Nathalie Dewez, Constance Guisset, Francesca Lanzavecchia, Donata Paruccini, Elena Salmistraro e Nika Zupanc.
Tutte hanno lavorato alla realizzazione di complementi d’arredo diversi da loro, che raccontano il mondo delle fiabe e dei miti.
Intagli e accostamenti di cromie e finiture che esaltano materiali spesso poco valorizzati come l’acciaio, il rame, l’ottone e il ferro.
Nascono così “Painting Collection”, “Elizabeth”, “Volte”, “Scribble”, “Vomere”, “Polifemo” e “Longing Cabinet”.
Painting Collection
Un paravento di grandi dimensioni realizzato da Alessandra Baldereschi. Una sorta di quinta teatrale che racconta paesaggi imaginari e incantevoli.
Le lastre metalliche si sovrappongono come colori su tela, un vero dipinto dalle finiture lucide.
Elizabeth
Questa piccola madia è stata pensata da Nathalie Dewez, adatta per impreziosire zone d’ingresso.
Elizabeth è leggera e si appoggia delicatamente sui suoi piccoli piedini.
Un perfetto contrasto tra la sottile lastra che definisce la forma del mobile e la plissettatura, che come un tessuto regala un carattere sensuale.
Volte
La designer questa volta è Constance Guisset, che ha deciso di presentare uno scaffale dalle linee morbide e dai toni caldi. Così come un totem, Volte domina lo spazio è può essere posizionato in qualsiasi punto, sia appoggiato al muro che non.
Scribble
Francesca Lanzavecchia celebra la ricchezza e le lavorazioni dell’azienda presentando tavolini e piani d’appoggio che si abbracciano e assumono diverse configurazioni nello spazio.
Piccoli complementi d’arredo dal forte tono femminile che sembrano quasi nascere da linee morbide e sinuose di un pennello.
Vomere
Vomere di Donata Paruccini è un tavolo che nasce dalla sovrapposizione di superfici, che si incastrano tra di loro formando una composizione anomala e asimmetrica che fa da base.
Le lastre bidimensionali dalla forma definita e dagli angoli arrotondati assumono inclinazioni diverse e diventano tridimensionali.
Polifemo
Elena Salmistraro si ispira alla mitologia per dare vita a una credenza che riprende il personaggio Polifemo, appunto.
Un grande occhio centrale diventa la maniglia e il robusto corpo invece viene sostenuto da esili gambe, in un insolito gioco di pesi che gioca sullo sbilanciamento visivo.
Longing cabinet
E infine Longing cabinet di Nika Zupanc, esattamente il cabinet dei desideri. L’evocazione al passato, un design dalla forma iconica ricco di piccoli scompartimenti che tengono nascosti desideri e segreti, tutti meravigliosamente esaltati dalle numerosi finiture che rappresentano l’anima l’azienda.
Dove potete trovare Trancing Identity
La collezione sarà esposta alla fiera del Salone del Mobile nello stand dell’azienda, pad 16 stand D45.
www.decastelli.it