Sofa Dress. Il vestito che trasforma le sedie in comode poltrone
di Federico Franchini
Sofa Dress dello Studio MAEZM, fondato da due giovani coreani, può essere definita un’idea tanto insolita quanto innovativa.
Sofa Dress infatti è un vero e proprio vestito da far indossare alle sedie di qualsiasi forma e tipologia, adatto a diversi tipi di ambiente. Presentato per la prima volta in via ufficiale al “Designer’s Block” di Londra e riproposto poi in numerose esposizioni internazionali, i designer asiatici hanno pensato ad un complemento per interni fuori da ogni schema.
L’intento, dice il duo, è stato quello di creare un nuovo articolo di arredo che fosse in grado di non sostituire quello preesistente, migliorandone il comfort ed accentuandone indubbiamente la particolarità.
L’innovativo materiale utilizzato, si tratta di schiuma di poliuretano, diventa infatti un filtro per la luce in grado di generare un inaspettato gioco di forme tra la vecchia seduta e la nuova poltrona.
Ma si sa che non sempre un particolare pezzo di design può essere sinonimo di praticità; in questo caso invece sono stati pensati nel dettaglio anche il sistema di trasporto e quello di manutenzione.
Sofa Dress viene consegnato sottovuoto riuscendo ad occupare davvero poco spazio.
Una volta aperto non dovrete nemmeno preoccuparvi delle inevitabili pieghe che si verranno a creare, perché esattamente come un capo d’abbigliamento sarà possibile stirarlo.
Pochi accorgimenti e Sofa Dress è pronto all’uso, rivestire la vecchia sedia che avete nella zona living.
Un esempio di quanto l’innovazione possa evolversi in accordo tra passato e futuro.
Lo studio MAEZM
Cho Eun Whan e Shin Tai Ho, fondatori dello studio MAEZM, hanno basato tutti i lavori presentati nel corso del tempo sulla purezza delle forme e sulla luce che si rende fondamento dell’elaborato finale. Attenti a non lavorare per semplice addizione di elementi, cercano un’armonia eterea per nulla semplice da ricreare specialmente se si parla di interior design.
1 Comment
Molto interessante, anche perchè si comincia a vedere qualcosa di veramente nuovo, lontano dalle solite sedute tutte uguali con la presunzione di essere uniche.