Oggi non si ricicla più nulla. Ciò che si rompe viene sostituito. Il gruppo Castor si è opposto a questa mentalità consumistica in modo intelligente e provocatorio: trasformando l’oggetto da buttare in protagonista.
Basta andare in un paese del cosiddetto “terzo mondo” per vedere con quanta creatività vengono riciclati gli oggetti che hanno terminato il loro ciclo di vita. Noi invece per pigrizia o per comodità, buttiamo e sostituiamo subito, alimentando un ciclo consumistico senza fine.
Un applauso dunque al gruppo canadese Castor che ha detto basta a questa tendenza facendo del riciclo la propria missione. Ha preso gli oggetti più inutili al mondo, le lampadine “bruciate” e le ha trasformate in nuovi e scenografici lampadari, dando ai vecchi bulbi esausti una nuova vita e una nuova dignità. Ne sono venuti fuori due modelli: Invisible Chandelier, una lampada creata con le vecchie lampadine a bulbo di ogni dimensione, e Recycled Tube Light, creato con tubi al neon esausti. La prima può avere due dimensioni: 30×90 o una più scenografica 30×150 cm. La seconda è disponibile in 4 lunghezze: da 38 a 236 cm. Ovviamente, ogni pezzo è diverso dall’altro.
Ph. Ryan Taylor, Dennis Shapton, Bob Ranquist