Una poltrona che è anche e soprattutto un manifesto politico. Il nostro ricordo di UP5_6, la “poltrona con la palla al piede” firmata da Gaetano Pesce nel 1969.
Un’immagine di comfort. Un manifesto politico e culturale. Una sperimentazione di nuovi materiali e tecniche di produzione. Parliamo di UP5_6 di Gaetano Pesce, l’iconica “poltrona con la palla al piede” diventata celebre per la sua denuncia della condizione femminile.
Disegnata da Gaetano Pesce nel 1969, in un periodo di grande fermento rivoluzionario, la poltrona UP5_6 viene prodotta dall’allora C&B (Cassina-Busnelli) fino al 1973 e poi di nuovo da B&B Italia a partire dal 2000. Esposta in importanti musei, protagonista di tanti film e compagna fedele di personaggi famosi, UP5_6 è una delle icone del design italiano più conosciute al mondo. Un oggetto del desiderio che dopo tanti anni non accenna a perdere la potenza del suo messaggio.
Un manifesto politico e culturale
“In quel momento io raccontavo una storia personale su quello che è il mio concetto sulla donna: la donna è sempre stata, suo malgrado, prigioniera di sé. Così mi è piaciuto dare a questa poltrona una forma di donna con la palla al piede, che costituisce anche l’immagine tradizionale del prigioniero”.
Come racconta Gaetano Pesce, la poltrona UP5_6 è innanzitutto un manifesto politico. Un’opera pensata per stimolare una riflessione sulla condizione delle donne, vittime di pregiudizi e violenze, e in tante parti del mondo ancora prive di diritti fondamentali. Un tema che a distanza di oltre 50 anni rimane purtroppo di drammatica attualità.
Le forme morbide e generose di UP5 richiamano infatti in modo inequivocabile un corpo femminile. Una donna imponente a cui è legato con una corda un pouf/palla, simbolo delle difficoltà che le donne devono affrontare quotidianamente.
Un messaggio potente che acquista ancora più forza per l’ambiguità della poltrona. Perché UP5_6 rappresenta allo stesso tempo un corpo di donna in catene e un accogliente grembo materno. Una “Big Mama” ispirata alle statue votive delle preistoriche dee della fertilità, in cui trovare rifugio e protezione.
Una sperimentazione di nuovi materiali e tecniche di produzione
UP5_6 non è solo una poltrona con un importante messaggio politico. Il progetto di Gaetano Pesce segna una rivoluzione anche per l’impiego di nuovi materiali e tecniche produttive. Realizzata in poliuretano espanso senza struttura interna, originariamente UP5 veniva imballata sottovuoto permettendo così di ridurre notevolmente il volume per lo stoccaggio e il trasporto. Quando si apriva l’imballo, la poltrona lievitava assorbendo l’aria fino ad assumere la sua forma originale. Un’idea nata sotto la doccia.
“L’idea della UP5 mi era venuta sotto la doccia, con una spugna. Mi ha ispirato per una poltrona che, come una spugna, potesse essere schiacciata e diventare piccolissima, per poi riprendere le normali dimensioni”, ricorda Gaetano Pesce.
La riedizione della poltrona UP5_6 del 2000
Messa fuori produzione nel 1973 durante il riassetto societario della Cassina-Busnelli, la poltrona UP5_6 è stata rieditata da B&B Italia nel 2000. La nuova versione è realizzata con una schiuma di poliuretano flessibile a freddo Bayfit e non viene più consegnata sottovuoto.
Oggi accanto alla storica versione rossa, la poltrona UP5_6 è proposta in nero, blu, giallo, verde petrolio e a righe beige/verde petrolio o beige/arancio.
La poltrona UP5_6 fa parte di una più ampia famiglia composta da sette elementi, tutti numerati da 1 a 7. È disponibile anche una versione a misura di bambino.
–
Prodotto: poltrona UP5_6, conosciuta anche come Big Mama, Blow Up e Donna.
Designer: Gaetano Pesce
Anno: 1969
Azienda: prodotta da C&B (Cassina-Busnelli) fino al 1973, da B&B Italia a partire dal 2000.
Ci piace perché è una poltrona con un messaggio potente e (purtroppo) ancora attuale.
1 Comment
Sempre molto bella!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!