La grande azienda Herman Miller presenta nuove soluzioni d’ufficio, e non poteva mancare l’aggiornamento e l’avvicinamento dell’Internet of Things, presentando una scrivania digitale intelligente, grazie alla collaborazione con Yves Behar.

Perché per ottenere il massimo dell’efficienza lavorativa è necessario lavorare in un luogo confortevole e che mette in prima luce il benessere dei propri dipendenti. Così le aziende hanno bisogno di conoscere chi lavora per loro e assicurargli un ottimo benessere psicofisico.

È questo l’obiettivo su cui si basa il nuovo sistema di scrivanie Live OS.

Apparentemente è una semplice scrivania, proprio come le classiche che si trovano in uno spazio d’ufficio, ma che rivela un’anima grazie al suo collegamento a Internet.

Live OS, infatti, è capace di memorizzare la posizione di lavoro più idonea per qualsiasi lavoratore, conservando i dati registrati in un servizio cloud (servizio per abbonamento).

Grazie a una breve vibrazione, il tavolo ricorda all’utente che deve assumere una corretta postura, e tramite un semplice tocco si adatterà per offrire il massimo comfort.

Un’azienda come Herman Miller, da sempre dedita alla realizzazione di soluzioni d’arredo d’alta qualità, si affaccia nel mondo dell’Internet of Things, proponendo un sistema semplice e che mette in prima luce il benessere del suo utilizzatore, dimostrando così il suo continuo aggiornamento.

Attualmente la soluzione viene utilizzata in una suite di servizi all’interno del Living Office di Herman Miller negli USA. Living Office permette di studiare al meglio il prodotto, e soprattutto di dimostrare alle aziende come possono avere un riscontro positivo nell’avere maggiori informazioni sullo stato salutare di lavoro del proprio dipendente.

http://www.hermanmiller.com/smart-office/smart-furnishings/live-os.html

Author

Chiara Gattuso vive a Milano, ma porta nel suo cuore il calore della sua Palermo. Specializzata in Storia dell’Arte e laureata in Disegno Industriale a Palermo e in Design del Prodotto per l’innovazione al Politecnico di Milano, si occupa soprattutto di giovani designer.

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