Il top five del Salone del Mobile 2016
Da oggi, per tutti i giorni del Salone del mobile e della Milan Design Week 2016, pubblichiamo la scaletta dei prodotti che ci sono piaciuti di più.
Il nostro è un giudizio personale che si basa su tanti fattori e che cerca di non premiare oggetti o prodotti omogenei, ma cerca di trovare in tutti quell’idea innovativa, quel segno, quella semplicità o, al contrario, quella complessità che fanno di un oggetto qualsiasi un oggetto di buon design, progettato bene, “pensato bene”, disegnato bene,.
Un lavoro non semplice, vista la sterminata quantità di proposte che in questi giorni ci vengono proposte in fiera e fuori dalla fiera. Ma alla fine cciò che abbiamo voluto premiare è la capacità di un progetto di stupirci, di comunicarci un’emozione positiva, un sorriso di compiacimento.
Ecco dunque la nostra personalissima classifica, che non vede un vincitore, ma tutti a pari merito…
- Il progetto KARTELL KIDS, prodotti dedicati ai bambini essposti nel bellissimo stand KARTELL in fiera (uno dei più riusciti in assoluto) e nello showroom di via Turati. Il cavallino a dondolo e gli sgabeelli che sorridono di Nendo, Il trattorino a pedali di Ferruccio Laviani, l’altalena di Philippe Starck. Bravi!
- Il sistema RUN, disegnato da Sam Hecht per la statunitense EMECO. Tavoli, scrittoi, panche, livbrerie in alluminio componibili e modulari. Quando il minimalismo diventa forza espressiva, come ei questo caso, tanto di cappello!
- Il sistema modulare MHC2 del giapponese Yashuilo Itoh per MOLTENI & C. Bella l’idea nella sua semplicità. Un gesto elementare che crea un sistema intelligente.
- La sedia APC (All Plastic Chair) di Jasper Morrison per VITRA. L’interpretazione di un oggetto del design anonimo, la sedia in legno laccato per antonomasia, in un oggetto semplice, bello e intelligente. Schienale e seduta sono stampati a parte e assemblati sulla struttura con un sistema di aggancio che li rende mobili e quindi adattabili alla posizione assunta dal corpo umano.
- Chiudiamo con l’oggetto che, personalmente, mi ha colpito di più e al quale, se questa fosse una classifica a punti, forse assegnerei la palma del migliore della giornata. Un oggetto totalmente diverso dagli altri: barocco, ironico, geniale come tutte le cose che il “mago” Marcel Wanders crea quando le tocca. È il lampadario LE ROI SOLEIL di BACCARAT, esposto alla Pinacoteca di Brera in una affascinante installazione: “Baccarat In the Box”. Una cassa in legno da spedizioni con all’interno un guoco di specchi che amplifica i riflessi del cristallo. Fantastica l’idea di trasformare il più classico dei lampadari Baccarat in una sfera. Bravo Marcel, e brava Baccarat che ultimamente sta facendo un bel lavoro con designer contemporanei tra i quali, oltre a Wanders, segnaliamo Philippe Starck, Arik Levy, Nendo e tanti altri.
A domani!