Silk-Faw ha lanciato la sua avveniristica auto Hyper Car S9. Si tratta del primo modello di un nuovo brand ai vertici del settore automotive, realizzato con capitali stranieri e produzione nella nostra “Motorvalley” emiliana.

Silk EV, società americana di ingegneria e design in joint venture con FAW, il più grande produttore di auto cinese, hanno presentato il primo passo di un nuovo brand di eccellenza nel settore auto.
Un progetto che avrà sede in Emilia Romagna, nella cosiddetta Valle dei motori dove già operano Ferrari, Lamborghini, Dallara, Ducati.

Un progetto di ampio respiro, centrato sulla massima innovazione concettuale e tecnologica del prodotto e dell’organizzazione produttiva, nonché nella gestione delle risorse umane e della ricerca.

Qualità ad alti livelli anche per la concezione e l’architettura del complesso produttivo, che oltre agli stabilimenti e a un proprio circuito, disporrà anche di strutture e spazi ricettivi aperti a clienti e pubblico.

Con il progetto Hyper Car S9 di Silk-Faw debutta un attore con una spiccata propensione a rifondare la concezione e la produzione del prodotto auto in un prossimo futuro, per la quale le nostre competenze e tradizioni nel settore, vengono meritoriamente poste a garanzia dell’iniziativa e dell’ingente investimento.

Dieegnata da Walter De Silva, l’Hyper Car S9 di Silk-Faw ha una motorizzazione i brida V8 turbo a benzina con tre motori elettrici, telaio in fibra di carbonio, e prestazioni elevate. Si parla di 400 km/h, per una potenza di complessivi 1400 cv.
Elevato anche i prezzo che si aggira intorno a 2 milioni di Euro.

L’Hyper Car S9 sarà prodotta in serie limitata di 500 pezzi e darà seguito ad altri modelli, sempre ad elevate soluzioni tecnologiche e di design, ma senz’altro più accessibili.

A monte del progetto S9, un’originale concezione del lusso inteso in senso sostanziale, che ha indirizzato il design di Walter De Silva verso soluzioni estetiche lontane da mode ed esagerazioni di corto respiro, e una progettazione rifondata da zero estranea a soluzioni generalizzate.

Un comfort anche a livello percettivo e psicologico: colori che cambiano all’interno in base alle funzioni attivate, selezione delle informazioni al guidatore secondo l a velocità del veicolo, riducendo le occasioni di distrazione dovute all’eccessiva interattività presente oggi a bordo.

Il design esterno è il concentrato di un’intera carriera e di una matura poetica di Walter De Silva, uno dei più capaci car designer oggi  in attività: forme esatte e coerenti che eludono ogni formalismo, l’insieme e i dettagli risolti i n un disegno complessivo che risponde con rigore e bellezza a necessità tecniche e dinamiche.

Una striscia rossa che dal cofano prosegue nell’abitacolo è la sola concessione ad una contenuta e integrata decorazione, che dona identità e carattere (se mai un veicolo del genere dovesse necessitarne).

L’originale linea a coda lunga, oggi inconsueta, rappresenta una delle soluzioni più caratterizzanti lo stile e l’immagine del corpo vettura, e risponde a necessità tecniche – l’alloggio posteriore del motore termico – ma anche al richiamo di famosi modelli endurance. Come ad esempio la Porsche 917, auto  nella memoria di ogni appassionato sportivo.

Anche su piani diversi, il confronto con l ‘attuale stagione del car design che banalizza quasi l’intera produzione mondiale, rende chiara la differenza tra conformismo a sfondo commerciale e creazione di valori autonomi e fondati di un design propriamente realizzato.

 

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