Flip Around è il primo sgabello al mondo che si trasforma in vassoio e in tavolino.
Disegnato dal duo danese dei Norm Architects Flip Around per Menu, si caratterizza infatti per la sua versatilità. Bastano piccoli interventi manuali per trasformane Flip Around da un pratico vassoio svuota tasche, ottimo per posare le chiavi o il cellulare, in un pratico (e molto comodo) sgabello a tre gambe. E ancora, lo sgabello si può trasformare in un tavolino basso di servizio per appoggiare la tazza del caffè, un libro, un giornale o il telecomando.
Flip Around è un complemento d’arredo che ti segue in tutta la casa trasformandosi all’occasione. Come dicono i progettisti, forse con un eccesso di entusiasmo, “Flip Around è in qualche modo il maggiordomo che non hai mai avuto”
Che sia un vero maggiordomo oppure semplice oggetto multifunzionale, quello che è certo è che i designer dello studio di Copenhagen, fondato da Jonas Bjerre-Poulsen e Kasper Rønn, hanno fatto un grande lavoro.
Come è realizzato Flip Around
Flip Around è un oggetto di design ben progettato fin nel minimo dettaglio. Le gambe sono realizzate in massello di frassino, disponibili in legno chiaro e scuro, mentre la seduta è in plastica. Uno stile che mescola classico e contemporaneo che lo rende adatto a ogni ambiente e a ogni stile di arredamento.
“Il design di Flip Around è pulito e minimale”, racconta Kasper Rønn. “L’idea è quella di poterlo sistemare dovunque in casa. E in qualunque posto lo metti, si adatta alla perfezione allo spazio e troverà una funzione adatta a lui.”
Aggiunge Jonas Bjerre-Poulsen: “Ma l’ispirazione principale per il design di Flip Around deriva da qualcosa di più semplice. In particolare dallo stile delle tradizionali sedie industriali francesi mescolato con la cultura tradizionale danese per l’ebanisteria
Inoltre il sistema di assemblaggio è ispirato alle architetture cinesi e coreane, famose perché utilizzano sistemi a incastro, con spine e cunei in legno, piuttosto che viti o chiodi metallici”
“Quello che ne è emerso è davvero un multi-design, multi-funzionale, multi-nazionale e multi-ispirazionale…” Conclude Kasper con una battuta.
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