Il legno è un materiale intramontabile, capace di regalare intimità e coinvolgimento nei spazi: si presenta in diversi sfumature e texture, e Alpi anche quest’anno ci regala nuove collezioni.
Sapienti ricerche estetiche che esaltano la naturalezza del materiale, evocandone le forme, i colori e le venature per associarle al mondo e alle richieste contemporanee del design.


Ogni proposta di Alpi colpisce per il forte impatto visivo, spesso inaspettato. Fantasie che conciliano la natura così come la vediamo con l’elaborazione della produzione, nella creazione di nuovi linguaggi espressivi nati dalla collaborazione con tre designer, Piero Lissoni, i fratelli Campana e Kengo Kuma.
Tre approcci differenti, tutte visioni che hanno dato vita a nuovi effetti decorativi e fantasia grafiche.


Piero Lissoni presenta “Ikat”, “Thermo”, “Blush Cherry”, “Xilo 2.0” e “Legacy”.


Le ispirazioni sono diverse: Piero si è lasciato ispirare dalle antiche tecniche di tintura orientale, che creano piccoli motivi geometrici leggermente sfuocati, oppure dalle varianti cromatiche presentate dal legno stesso, oppure dal caffè tostato e dalla tonalità rosa che ricorda la femminilità, o semplicemente dall’essenza di specie ormai quasi perdute.


I fratelli Campana incentrano i loro progetti sulla trasformazione e sulla reinvenzione della materia prima, creando fantasie preziose e creative.


Nascono “Sushi”, dall’effetto arrotolato proprio come la loro collezione del 2002, e “60/34”, che propone un nuovo formato riprendendo la classica dimensione delle lastre da impiallacciatura.


Kengo Kuma, infine, dal forte impatto architettonico, racconta l’identità espressiva del materiale primordiale, utilizzando la corteccia dell’albero come segno comunicativo.


Le proposte sono “Maritime Pine”, che riproduce la corteccia del pino marittimo, e “Japanese Cedar”, riproduzione dell’albero del cedro simbolo di longevità e impotenza.
www.alpiwood.com

Author

Chiara Gattuso vive a Milano, ma porta nel suo cuore il calore della sua Palermo. Specializzata in Storia dell’Arte e laureata in Disegno Industriale a Palermo e in Design del Prodotto per l’innovazione al Politecnico di Milano, si occupa soprattutto di giovani designer.

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