La poltroncina Eddy disegnata da Alain Gilles per Bonaldo nasconde un segreto. O meglio, una citazione, un omaggio agli anni ciclismo, quando le strade erano sterrate e i ciclisti non sapevano nemmeno cosa volesse dire la parola doping…
Il designer belga ha voluto dedicare la sua nuova lounge chair a uno degli eroi del ciclismo internazionale, quel famoso Eddy (suo connazionale, tra l’altro) che negli anni 70 ha fatto incetta di premi vincendo tutte le gare possibili.
E la citazione non è solo nel nome, ma anche nel suo concept: La poltroncina Eddy è progettata seguendo la medesima logica della costruzione delle biciclette, a partire da una struttura in tubolare metallico. Anche il modo in cui le varie parti della struttura sono connesse, attraverso “sganci rapidi”, è un chiaro riferimento al mondo del ciclismo.
Il meccanismo di aggancio della seduta alla struttura infatti è proprio quella leva che si usa nel mondo del ciclismo per fissare la ruota al telaio.
“In fondo, molti dei primi prototipi della storia del design sono stati realizzati in laboratori di ciclismo “, racconta Alain Gilles,” perché lì c’erano i maestri della lavorazione dei tubolari in metallo che servivano per quegli oggetti di stile essenziale “.
La struttura della poltrona, basata sull’assemblaggio di elementi distinti, permette di creare molte combinazioni variando colori e finiture. I braccioli ad esempio possono essere arricchiti da tasche laterali, perfetti per tenere a portata di mano libri e riviste, smartphone o telecomandi. Eddy è disponibile con o senza poggiatesta.
Il “telaio” della poltrona Eddy è in metallo verniciato in diversi colori. La seduta, che può essere in pelle naturale o in ecopelle, è confortevole ed ergonomica e può essere integrata dall’aggiunta di un poggiatesta.
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