Dune, la superficie innovativa in Micro 3D
Solitamente non parliamo quasi mai di superfici e rivestimenti in quando è difficile trovare qualcosa di nuovo e di veramente innovativo in questo campo, dove solitamente dominano i colori, le finiture, le decorazioni e poco altro. E molto spesso, troppo spesso, si assomigliano un po’ tutti…
Ma quando Lorenzo Palmeri mi ha mostrato Dune, il suo ultimo progetto nel campo delle superfici innovative, mi sono sentito in dovere di fargli i complimenti. Dune è il nuovo capitolo di una ricerca di Stone Italiana intitolata “micro 3d”, inaugurata nel 2015 con il progetto Juta. Micro 3d vuole essere un’indagine sulle potenzialità volumetriche della lastra, per definizione piatta e che qui si arricchisce di texture tridimensionale.
L’ispirazione di Dune, e quindi del suo nome, è quella delle tipiche formazioni sabbiose dei deserti, con il loro andamento morbido e plastico che viene ripreso in questo rivestimento. Vosì come le onde del mare, anche le dune sono in perenne movimento, un lentissimo movimento che ne cambia configurazione in continuazione.
Lo stesso capita con Dune di Lorenzo, che cambia completamente agli occhi dell’osservatore, al variare del punto di vista e dell’inclinazione della luce: un paesaggio domestico che si modifica in continuazione e cambia proprio come un deserto naturale.
Ralizzato in quarzo ricomposto, Dune si adatta sia per la posa a parete che a pavimento. La sua sottile tridimensionalità dona un’esperienza tattile estremamente piacevole a chi cammina a piedi nudi, una sensazione difficile da descrivere ma chiede di essere sperimentata.
Ultima annotazione, la bellezza delle immagini, realizzate da Max Rommel, che evocano in maniera davvero riuscita l’anima di Dune.