Alpi torna a dare tridimensionalità alle sue superfici confermando il suo legame con il mondo del design. A firmare il progetto questa volta è Konstantin Grcic, con una mostra che rende tangibile la sua ricerca sul colore.
Prevalentemente soleggiato con rovesci sparsi. È preso in prestito dal bollettino meteo il titolo della nuova mostra di Alpi nata dalla collaborazione con Konstantin Grcic. Dopo Martino Gamper con i legni di Ettore Sottsass, Alessandro Mendini, Piero Lissoni e Ron Arad, l’azienda torna dunque a celebrare il suo legame con il mondo del design, dando tridimensionalità alle sue superfici con la creazione di una serie di oggetti tra arte e design.
“È la quinta volta che chiediamo a un designer, che già abbia concepito nuovi legni per noi, di progettare oggetti realizzati con essi. Lo scopo è di esprimere l’utilizzo dei nostri legni in un impiego del tutto privo di vincoli alla creatività. Così dopo Gamper, Mendini, Lissoni e Ron Arad, esponiamo gli oggetti di Konstantin Grcic, designer poliedrico, dotato di grande cura per il dettaglio”, spiega Vittorio Alpi.
Protagonisti della mostra, sei oggetti scultorei a grandezza naturale che permettono di apprezzare la versatilità del legno ALPI su superfici diverse nelle dimensioni, nell’andamento e nelle angolazioni. Una serie di totem rivestiti con tre legni disegnati dallo stesso Grcic: Arcobaleno e Raggiosole, presentati durante il Salone del Mobile 2023, e il nuovo legno Nebbia Mattutina.
Un lungo lavoro di ricerca sul colore
I legni disegnati da Grcic sono il risultato di un lungo lavoro di ricerca e sviluppo sul tema del colore. Il designer ha infatti condotto per molti mesi una sperimentazione con il dipartimento R&D, focalizzandosi sulla possibilità di sfumare un colore in un altro alternando i colori in una sequenza programmata. Da lontano l’effetto è sfumato, mentre da vicino si ha l’impressione di una venatura quasi naturale. Il risultato sono tre legni molto diversi tra loro, ma accomunati tutti da un’estetica dal forte impatto visivo.
Arcobaleno rivela già nel nome il suo carattere. Si tratta infatti di un legno composto da molteplici tonalità di colore, ottenuto da una successione progressiva di nuance che va dal blu al verde, giallo, arancione, rosso, magenta, viola e nuovamente al blu. I toni di Raggiosole sono invece più caldi, sfumando dal rosso-arancione all’avorio, arancione-rosso fino al nero.
Il nuovo legno Nebbia Mattutina, presentato per la prima volta in occasione di questa mostra, sfuma tonalità calde e fredde in una sequenza alternata di celesti, rossi, arancio e bianco.
“Il titolo della mostra – Prevalentemente soleggiato con rovesci sparsi – cita un tipico modo di dire delle previsioni al telegiornale della sera. Il bollettino meteorologico è una metafora per la realtà in continuo cambiamento, una spinta fondamentale nel mio processo creativo. Riflette le sfaccettature del percorso artistico, dove l’ispirazione si fonde con l’introspezione, e lampi d’intuizione si alternano a momenti di riflessione profonda”, spiega Konstantin Grcic. “Nel mondo in costante evoluzione, la nostra coscienza è chiamata a mettere in dubbio le nostre posizioni e a perfezionarle. I legni che ho sviluppato con Vittorio e la sua squadra incarnano questo flusso perpetuo. Rappresentano non solo la transizione da un colore a un altro, ma anche l’esperienza di vivere la realtà rinnovandola ogni volta. La mattina era prevalentemente soleggiata, ma nel pomeriggio sono arrivati rovesci sparsi”.