Pieghevole, riciclabile e con ingombro minimo: queste le principali caratteristiche della sedia Flux chair, disegnata da Douwe Jacobs con l’aiuto di Tom Schouten.
Tutto è cominciato piegando un foglio di carta, quando Douwe Jacobs doveva progettare dei mobili ripiegabili per la tesi di laurea; alcuni di quei modellini si sono trasformati presto nella sedia Flux. Ricavata da un unico foglio di plastica si ripiega fino a sembrare una busta sottile, tanto che si possono impilare fino a settantasette sedie occupando meno di un metro. Non solo è facile trovarle spazio in casa, ma è comodo anche trasportarla, soprattutto perché la sua struttura robusta ne fa una seduta adatta anche agli ambienti all’aperto.
Per “costruirla” bastano pochi gesti e non sono necessarie viti di alcun genere: proprio come se si trattasse di origami o di un puzzle, la struttura si regge su un gioco di incastri brevettato.
In questo modo diventa più semplice anche il processo di riciclaggio, perché non bisogna preoccuparsi di smontare e smaltire troppe componenti. Gli unici accessori utili per queste sedie coloratissime sono un cuscino e una cinghia che, come una cintura di sicurezza, permette di appendere al muro sei “fogli”.