I PORTAFRUTTA DANESE RACCONTATI DA RON GILAD
Hanno una forma insolita questi portafrutta Danese Milano, disegnati da Ron Gilad. Un look minimale ed espressivo al tempo stesso è la caratteristica che accomuna questi 3 insoliti portafrutta.
Ron Gilad, direttore creativo di Danese Milano ha fatto tesoro della celebre frase di Antoine de Saint-Exupéry, che noi condividiamo in pieno: “La perfezione si ottiene quando non c’è più nulla da togliere, non quando non c’è più nulla da aggiungere”. Un processo per sottrazione, dunque, come era nel miglior stile del brand milanese.
I portafrutta Danese sono tre (i modelli 5.5, 9 e 10). Tre personaggi creati dal creativo designer, ognuno con la sua personalità e ognuno da scoprire. Le funzioni d’uso, per volere stesso di Gilad, sono incerte e non immediate e possono anche essere plurime.
PORTAFRUTTA DANESE N. 5.5: “IL TRAPEZISTA”
Il Fruit Bowl n. 5.5 è un gesto puro. L’essenza stessa dell’idea di contenere: due sbarre orizzontali sorrette da piedini. Punto. L’idea di Gilad è quella di accogliere la frutta in maniera instabile, mostrandone la natura precaria, che oscilla in un movimento perenne. Un trapezista che si concentra per restare in equilibrio sul filo.
Il Portafrutta Danese n. 5.5 è realizzato in legno ramino con le aste in metallo verniciato e cromato. Dimensioni, cm 60 x 10 h.
PORTAFRUTTA DANESE N. 9. “LO SCHIVO”
Fruit Bowl no. 9 rappresenta un personaggio sottile. Un personaggio che vive alternandosi tra le pareti di casa e la tavola. Il suo profilo ovale allungato ricorda le vecchie piste di automobili o gli stadi romani.
Contiene la frutta in linea, come il portafrutta n. 5.5, ma quando è pieno, quasi scompare alla vista, come un personaggio schivo, quasi invisibile.
È realizzato con un unico pezzo di legno di faggio leggermente curvato. Dimensioni, cm 10 x 80.
PORTAFRUTTA DANESE N. 10. “L’ICONA”
Fruit Bowl no. 10 è il vero protagonista del racconto di Gilad, che gioca in maniera quasi dissacrante con i simboli contemporanei.
Gilad prende l’idea della croce e la trasforma in ciotola per la frutta. Un’icona storica rielaborata, interpretata e trasformata in “nova icona” che si interroga sul senso stesso del contenitore.
Realizzato in legno di faggio, il portafrutta n. 10 misura cm 26,8 x 84
IL COMMENTO DI DESIGN STREET
Ron Gilad ci sa stupire sempre. Gioca con gli oggetti, li smaterializza e li ricompone, li interroga e cerca di capirne la vera essenza. Per questo ci piace. Sottrae, elimina, pulisce fino a trovare l’essenza. E poi ci aggiunge il suo tocco artistico personale. Lui queste cose le sa fare, e bene…
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