L’armonia dei sapori viene spesso risaltata dai giusti utensili presentati a tavola. Non devono necessariamente essere forchette, coltelli, piatti e bicchieri, perché se gli accessori vengono rivisitati cin maniera creativa e inaspettata, possono creare un’esperienza culinaria unica e interessante. Qui si vuole andare oltre: immaginate di avere qualcosa che aumenti il piacere del cibo proposto, come se fosse un vero e proprio trionfo di sapori. Un semplice morso può regalare una completa soddisfazione, che avvolge tutti i sensi.
Nasce così il progetto “Luscious food cravings” di Studio Appetit, uno studio di design multidisciplinare, guidato da Ido Garini.
Combinando design e cibo, la tavola diventa atipica, cerca di soddisfare desideri estremi, creando una sorta di feticismo alimentare.
Le forchette si trasformano in piramidi di porcellana bianca, che penetrano il cibo, rendendogli gloria. Può trattarsi di pezzi d’ananas, formaggi, carne cruda, cioccolato fondente, ma tutto ciò rappresenta l’opera d’arte della vita.
Studio Appetit, insieme a Lenneke Wispelwey, sottolinea l’interazione sensoriale a tavola, stimolando sia il gusto sia l’aspetto visivo, realizzando fotografie sensuali, ispirandosi alla natura morta.
Con questo progetto viene capovolto il modo di servire e mangiare: si creano nuove funzioni e nuove interazioni tra i commensali e il cibo.
Recentemente lo Studio Appetit ha creato una seconda edizione in versione nera, realizzata con una speciale miscela contenente pietra ardesia.
Studio Appetit è considerato uno dei migliori studio nel campo del food design, perché capace di unire l’arte culinaria con la progettazione del prodotto, grafica e d’installazione.