Stefano Boeri Interiors firma il progetto di ristrutturazione di Libera Masseria, un complesso immobiliare confiscato nel 2014 alla ‘ndrangheta oggi trasformato in un luogo aperto alla collettività.

Da bene confiscato alla criminalità organizzata a modello di giustizia sociale e buona convivenza civile. Parliamo di Libera Masseria, il complesso immobiliare a Cisliano che è stato confiscato alla ‘ndrangheta il 13 novembre 2014. Uno spazio di oltre 10.000 metri quadrati prima consegnato provvisoriamente al Comune di Cisliano, oggi dato in gestione all’Associazione Una Casa Anche Per Te Onlus.

A seguire i lavori di ristrutturazione del complesso è lo studio Stefano Boeri Interiors, che ha accolto la sfida con l’obiettivo di rendere Libera Masseria un modello di rinnovamento di contesti e luoghi critici.

“Trasformare un luogo chiuso di malavita e crudeltà in uno spazio aperto, verde, condiviso da giovani come luogo di formazione, lavoro e svago è un progetto insieme bellissimo e potente. Ringrazio Don Massimo Mapelli e il Sindaco di Cisliano per averci offerto l’opportunità di aiutare la Libera Masseria di Cisliano a diventare un modello di conversione dei beni confiscati alla mafia in beni comuni e pubblici”, afferma Stefano Boeri, Founder di Stefano Boeri Interiors.

Il progetto di riqualificazione della Libera Masseria

L’intervento di ristrutturazione della Libera Masseria prevede un’azione ibrida. Gli edifici principali saranno oggetto di un risanamento ed efficientamento energetico. Invece, gli edifici costruiti abusivamente, negli anni in cui il bene è stato di proprietà della criminalità organizzata, saranno demoliti e sostituiti da nuovi fabbricati flessibili e sostenibili.

“Questo progetto conferma il nostro approccio aperto e multidisciplinare, su scale e ambiti differenti. Mantenendo l’attenzione verso una visione sempre più integrale, creando spazi multifunzionali e flessibili in grado di rispondere, anche in questo caso, alle plurime esigenze di un’intera comunità”, spiega Giorgio Donà, Founding Partner e Director di Stefano Boeri Interiors.

I due fabbricati rinnovati saranno dedicati al food, alle aree comuni e, in parte, trasformati in sale per la formazione sui temi dell’antimafia per gruppi e scuole di ogni grado. Per i nuovi edifici, l’intervento sarà invece più radicale rispettando la natura storica delle masserie. Le nuove strutture si svilupperanno, infatti, intorno a un grande spazio aperto dedicato alle attività collettive.

Gli spazi aperti saranno connessi con gli edifici, favorendo diverse situazioni di interazione sociale. La grande piazza centrale si presta, infatti, ad accogliere eventi e feste grazie al porticato che offre anche riparo da sole e pioggia. L’area della piscina sarà conservata, incoraggiando l’aggregazione della comunità locale e dei giovani. Mentre il vecchio parcheggio diventerà un orto urbano, utile per le attività di formazione alberghiera.

La struttura sarà anche dedicata all’accoglienza, ospitando famiglie in temporaneo stato di bisogno e promuovendo percorsi di riqualificazione professionale e reinserimento nella società.
Insomma, libera Masseria sarà un presidio di cittadinanza attiva. Un manifesto di come sia possibile trasformare un luogo di malavita in un ambiente di speranza e inclusione sociale.

 

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