Quando il design esce dalle mura domestiche, spesso diventa un motore per aiutare le persone ad allontanarsi dai propri cellulari, rilassarsi, e interagire con le persone. Da questa idea, nasce “Intersections” di Izabela Boloz, un sistema componibile composto da diversi elementi geometrici modulari. Ispirandosi all’architettura moderna degli anni 20 e 30, Izabela propone un’installazione per esterni che, con le sue svariate geometrie e colori sgargianti, aiuta gli utenti ad interagire tra loro, stimolando anche al gioco.
Ogni modulo è composto da telai impilati orizzontalmente, che lasciano abbastanza spazio per incastrarsi con gli altri moduli come due pettini. Forme, volumi e colori si intrecciano tra di loro, creando un sistema che si può modellare in svariati modi; l’unico limite: la fantasia.
Il progetto combina arte, architettura e design, per infondere emozioni e colori in ambienti altrimenti anonimi. In maniera poetica e sottile, “Intersections” si integra all’architettura urbana con un tocco insolito e giocoso, regalando “paradisi personali di stupore, riflessione o relax per tutte le età”. Affascinata dal comportamento umano, Izabela Boloz è un’artista e designer polacca. Nei primi anni di studio, si è occupata di scienze sociali e successivamente ha studiato design alla Kingston University e Design Academy di Eindhoven. Nel 2011 ha fondato il proprio studio nei Paesi Bassi, dove si occupa di installazione per lo spazio pubblico, oggetti funzionali e mostre.