Ammetto le mie colpe: ho un debole per le geometrie e per i materiali, e durante le mie passeggiate per il Salone del Mobile non potevano sfuggirmi queste lampade in marmo e bronzo.
Un perfetto connubio tra i due materiali, esaltato dall’estrema pulizia e perfezione geometrica dei disegni.
E non si tratta del solito marmo! Il designer Chris Basias, greco d’origine, mi ha raccontato quanto è stato meticoloso nell’utilizzare il marmo proprio prodotto nel suo Paese, la Grecia, utilizzando le sfumature del bianco e del verde. In particolare quest’ultimo proviene esclusivamente dall’isola di Tinos, accostato al marmo Dionusos proveniente dalla stessa acropoli.
Essorropia, un equilibrio (così come dice il nome) tra materiali contrapposti e forme geometriche che giocano tra di loro e con “equilibrio”, appunto.
Una collezione di lampade tutte lavorate a mano, che cercano di affermare la propria unicità e la propria anima.
Ecco che cerchi e coni si muovono nello spazio e raccontano piccole storie.
Come Azou, la lampada da parete, che racconta il viaggio nel mondo: come spilli che segnano le varie mete nel mappamondo, piccoli cerchi si dispongono nello spazio e si uniscono tra di loro.
Vanity è invece una lampada da terra, che ha bisogno di una sfera di marmo, solida e robusta, per stare in piedi.
Oppure Helen, con i suoi grandi diamanti in marmo, rotola come una trottola e mette sempre in mostra il trionfante anello luminoso.
Il design di Chris Basias è la dimostrazione di quanto noi progettisti mettiamo l’anima nei nostri progetti: raccontiamo la nostra vita, includendo sia momenti felici che infelici. E il segreto per uscire da qualsiasi momento, è trovare appunto un equilibrio interiore, tra la forza della natura e la luce.
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