Flessibili, avvolgenti, green. Ecco i divani di design che ci hanno colpito durante la Milano Design Week 2023.
Forme avvolgenti e texture soffici come una nuvola. Sistemi flessibili da comporre e scomporre a piacere, in base alle diverse esigenze di spazio. Materiali riciclati e riciclabili ed elementi disassemblabili alla fine del ciclo di vita del prodotto. Sono questi alcuni degli aspetti che raccontano i divani presentati in occasione della Milano Design Week 2023.
Ecco la nostra selezione.
Moncloud, Cassina
Una nuvola di morbidezza progettata in ottica green. Parliamo di Moncloud, il nuovo sistema di imbottiti firmato da Patricia Urquiola per Cassina. I suoi volumi generosi e accoglienti non sono, infatti, realizzati attraverso stampi in poliuretano ma vengono scolpiti nell’ovatta di PET riciclato. Moncloud contiene, quindi, una percentuale bassissima di elementi schiumati in CIRCULARREFOAM®, un poliuretano realizzato con una percentuale di polioli riciclati, sviluppati per essere separati dagli altri materiali. Privo di parti incollate, il divano può, inoltre, essere completamente disassemblato alla fine del suo ciclo di vita.
Grumetto, Busnelli
Libero, versatile, fuori dagli schemi. In altre parole: rock. È Grumetto, il nuovo divano componibile disegnato da Elena Salmistraro per Busnelli. Parte della collezione Rock Your Home Collection, Grumetto è un imbottito dalle forme morbide concepito come un gioiello. I 12 moduli che lo compongono possono vivere da soli oppure essere intrecciati come in una catena. Il basamento funge da isola d’appoggio già inserita nel divano.
Grumetto è totalmente disassemblabile, permettendo di smaltire il prodotto alla fine del ciclo di vita. L’imbottitura dei cuscini è realizzata con PET rigenerato dal mare. Il rivestimento è un tessuto ottenuto dal recupero di bottiglie di plastica bianca.
Bumper, Zanotta
Bumper è il nuovo divano progettato da Calvi Brambilla per Zanotta. Una morbida scultura posizionabile anche a centro stanza, realizzata con cura sartoriale.
Il sedile è un unico cuscino ampio e profondo. Lo schienale basso, in continuità con i braccioli, è fissato alla seduta con un sistema di ganci a spinotto ripreso dal settore automobilistico. I cuscini da appoggio sono imbottiti con fiocchi di poliestere rigenerato e rigenerabile.
Bumper è disponibile nelle versioni monoblocco e componibile, sviluppato in un sistema che comprende vari moduli terminali, angolari, poltrone allungate e pouf.
Samet, Gervasoni
Un divano che non segue le regole. Un progetto versatile e dinamico che rende l’uomo protagonista nella composizione del proprio spazio. È Samet, il sistema di imbottiti disegnato da Federica Biasi per Gervasoni.
Disponibile in due varianti, una alta classica e una a terra vicina all’immaginario thailandese da cui prende ispirazione il progetto, Samet permette di creare le composizioni più varie: dal classico sofà ai modelli più informali. A definire ulteriormente il carattere del divano, le impunture e i matelassé, enfatizzati da sfumature.
Mr Loveland, Moroso
Lowland, il sistema di imbottiti disegnato da Patricia Urquiola per Moroso nel 2000, si trasforma in Mr Loveland. Nella nuova versione le sedute sono ammorbidite, mentre gli schienali e le basi a slitta in acciaio tubolare sono sostituiti con basamenti in legno di frassino massello, posizionati in modo asimmetrico rispetto al perimetro di seduta. Una scelta che nobilita le qualità architettoniche del progetto.
I basamenti in legno sono proposti in tre tonalità: Honey, Coffee e Tropical Wood.
Ralik, Arper
Ralik è il nuovo sistema modulare disegnato da Ichiro Iwasaki per Arper. Una serie di poltrone, pouf e panche che possono essere usate come unità singole oppure combinate tra loro per creare diverse composizioni. Il tratto distintivo della collezione sono le gambe a L in polipropilene riciclato che, oltre a semplificare le operazioni di pulizia, donano ai moduli un aspetto scultoreo. I rivestimenti sono realizzati in materiali sostenibili e completamente sfoderabili. Il sistema di assemblaggio non richiede nessun tipo di attrezzatura.
Moss, La Manufacture
Nel nome è dichiarato il suo carattere. Moss, il divano firmato da Sebastian Herkner per La Manufacture, è un imbottito dalle linee organiche che trova ispirazione nel muschio che ricopre le foreste bavaresi. Proprio la morbidezza di questo grande ‘cuscino’ naturale ha ispirato Herkner nella progettazione e realizzazione del divano, portandolo a puntare tutto sul comfort.
La modularità di Moos permette inoltre di creare diverse composizioni: piccole isole imbottite, adatte ad ambienti intimi, o arcipelaghi per stanze dalle metrature generose.
Le Mura – Tacchini Flock, Tacchini
Formafantasma ripensa quattro imbottiti di Tacchini in un’ottica sostenibile con Tacchini Flock. Il duo di designer ha infatti rivisitato i modelli più celebri dell’azienda con un sistema ispirato alle antiche tecniche di produzione dei materassi, sostituendo la schiuma industriale con la lana di pecora. Combinata con il lattice naturale, la lana di pecora è un materiale che rispetta l’ambiente, in realtà, trattato spesso come un prodotto di scarto.
Il nuovo sistema produttivo è stato adottato per quattro imbottiti: il divano Le Mura di Mario Bellini, la poltrona Costela di Martin, la seduta Lina di Gianfranco Frattini e il daybed Five-to-Nine di Studiopepe. Ogni modello sarà disponibile sia con la sua imbottitura tradizionale che con la nuova anima in lana e lattice naturale.
Jade, Potocco
Profili sinuosi e forme organiche per Jade, il progetto di Hanne Willmann per Potocco. Un sistema di divani e tavolini che trova ispirazione nelle pietre che si trovano sul letto dei fiumi. Le forme dei diversi elementi della collezione ricordano, infatti, il modo in cui le pietre sono modellate dall’acqua nel corso del tempo. Un invito a una vita più rallentata, in cui riscoprire la bellezza di ogni attimo.
Jade si compone di 9 moduli che possono essere usati singolarmente o combinati. I moduli delle sedute poggiano su una struttura invisibile, trasmettendo un senso di leggerezza e fluidità. Il sistema è completato da 4 tavolini.
Nefele, Egoitaliano
Un divano pensato per farci volare tra le nuvole. Nefele è il progetto firmato da Giulio Manzoni per Egoitaliano. Un imbottito dalle forme avvolgenti e dalla texture soffice che riesce a tradurre l’essenza impalpabile delle nuvole, come suggerisce lo stesso nome, omaggio all’omonima ninfa delle nubi.
Nefele conferma la ricerca di Egoitaliano sulla materia e sul colore. Il rivestimento in tessuto bielastico a pelo alto, proposto in 4 colori ispirati ai diversi momenti della giornata, si trasforma infatti in una superficie riflettente su cui si creano giochi di luce e ombre.
Nefele è disponibile in edizione limitata.
Joss, District Eight
Un omaggio all’architettura tradizionale asiatica. È Joss, la collezione di divani disegnata da Toan Nguyen per District Eight, il brand vietnamita fondato nel 2010 dall’australiano Darren Chew. A caratterizzare il progetto è la curvatura nella parte superiore della base in legno massiccio. Una linea sinuosa su cui i volumi solidi degli imbottiti sembrano quasi galleggiare.
Joss si compone di nove elementi singoli, tra cui un daybed e un tavolino, che possono essere combinati in vari formati.