Cerasa: quarant’anni di storia, passione e design italiano
Durante una recente visita in azienda, abbiamo intervistato Roberto Riboldi, oggi alla guida di Cerasa: azienda veneta specializzata, da oltre 40 anni, nel settore bagno.
Quando nasce Cerasa?
Nasce nel 1983, grazie alla visione della famiglia Zarpellon: in particolare di Paolo, di suo fratello Giovanni e di sua moglie Enrica. Nonostante provenissero da una famiglia di mugnai, decisero di investire in un nuovo settore: quello dell’arredo bagno. Nasce così Cerasa, un’azienda che ha le radici ben piantate nella tradizione, ma da sempre proiettata verso l’innovazione.
All’inizio l’azienda produce sia bagni sia cucine, ma ben presto il settore bagno diventa la sua vera specializzazione. Una scelta vincente, che ha portato Cerasa a espandersi più volte (l’ultima è in corso, con un nuovo capannone, che sta sorgendo proprio a fianco del corpo di fabbrica attuale, e che sarà operativo nel 2025).
E tu quando sei entrato in azienda?
Era la fine del 1992. Io allora lavoravo in banca ed ero fidanzato con la figlia del titolare. Il mio futuro suocero aveva bisogno di un contabile e un giorno, per scherzo, mi ha detto: Se vuoi frequentare mia figlia, devi venire a lavorare qui”. In realtà l’idea di cambiare ambiente mi piaceva e così ho accettato l’offerta. Ho lavorato qualche anno nel settore amministrativo/finanziario dell’azienda. Ma essendo piuttosto rapido nel lavoro, mi rimaneva molto tempo libero che dedicavo alla parte commerciale. Lavoro che, in realtà, mi piaceva molto di più e che, tra l’altro, riusciva a darmi grandi soddisfazioni. Sono passato quindi al settore commerciale dove sono rimasto fino a quando mi hanno proposto di assumere il ruolo di Direttore generale.
Intanto l’azienda continuava a crescere…
Esatto. Nel 2000 Cerasa aveva bisogno di espandersi anche ‘fisicamente’; così abbiamo acquisito un’azienda in fallimento e ci siamo trasferiti nello stabilimento attuale, che oggi è nuovamente diventato insufficiente. Basti dire che quando sono entrato in Cerasa eravamo in 16. Oggi siamo74…
Attualmente insieme a me in azienda sono opertive anche le due figlie di Paolo ed Enrica: mia moglie Magali e sua sorella Stefania con il marito Cristiano; mentre iil fondatore, Paolo, viene ancora in Cerasa tutti i giorni… Insieme manteniamo alto lo spirito e la visione di impresa familiare, voluti oltre 40 anni fa dai fondatori.
Qual è il punto di forza di Cerasa?
Essendo nata come azienda non solo di bagni ma anche di cucine, Cerasa ha sempre dato una grande importanza non solo al singolo prodotto, ma anche al progetto nel suo insieme. Noi non forniamo solo mobili, ma arrediamo l’intero ambiente, anche con accessori e complementi (dalle lampade all’oggettistica, dai tappeti alle carte da parati), così da creare un total-look che si espande sempre più anche nel living e in altri ambienti della casa.
Da sempre, inoltre, offriamo infinite possibilità di composizione e di personalizzazione per creare una stanza da bagno “a propria somiglianza”
Quali sono i prodotti più rappresentativi del brand?
Sicuramente la collezione Icone, fatta di prodotti che si distinguono per un forte carattere e una personalità molto spiccata. Quando le abbiamo lanciate, eravamo dei precursori: abbiamo aperto una strada che oggi seguono in molti. La linea lavanderia è un altro dei nostri cavalli di battaglia, sempre più richiesto e apprezzato, così come il programma classico, tutto realizzato a mano con tecniche di falegnameria di alto livello.
E quali sono le pietre miliari della storia di Cerasa?
Senz’altro la linea Flut, lanciata nel 1995, è stata per anni un best seller di Cerasa. Una linea che ha rivoluzionato il settore con la sua modularità e le sue forme inedite e che ha definito un concetto di arredobagno basato su emozione, armonia e distinzione. Noi abbiamo sempre lanciato linee ‘avanguardistiche’ per i tempi, con forme inedite e materiali innovativi. Come le linee Maori e Eden disegnate da Stefano Spessotto.
O ancora, la linea Eden ha nuovamente rivoluzionato il mercato proponendo mobili sena maniglie e ante a 45°. Quando l’abbiamo lanciata ci consideravano dei pazzi più che degli innovatori, ma ben presto i risultati di vendita ci hanno dato ragione.
In quale direzione sta andando Cerasa oggi?
Da un lato continuiamo la ricerca di forme e materiali innovativi, da sempre DNA di Cerasa. Come, ad esempio, la linea Des Evolution che si caratterizza per una lavorazione delle superfici molto simile alle tecniche dell’affresco. Dall’altro stiamo diventando un’azienda sempre più attenta al welfare, alla qualità del lavoro e alla sostenibilità. Qualche esempio? Abbiamo creato una mensa aziendale per i dipendenti, promuoviamo iniziative per la sicurezza sul lavoro, abbiamo installato pannelli solari, colonnine per la ricarica delle auto elettriche, abbiamo ottimizzato la logistica dei trasporti per abbassarne l’impatto ambientale, nel nostro impianto di verniciatura utilizziamo solo vernici all’acqua…
Ma il nostro orgoglio – conclude Roberto Riboldi – sta nel valore della squadra. Siamo un team di persone che funziona come una macchina perfetta. E che si sentono tutte, a qualsiasi livello e nessuna esclusa, parte di un più grande progetto comune…