Sembra il risultato di una mutazione genetica Mutation, la collezione ideata nel 2012 dal designer belga Maarten De Ceulaer. Un progetto sperimentale che continua ad arricchirsi di nuovi elementi d’arredo

Sono passati 12 anni da quando il designer belga Maarten De Ceulaer ha lanciato Mutation, la sua serie di imbottiti dalle “mille bolle”. Un progetto sperimentale che ha continuato a far parlare di sé, arricchendosi nel tempo di nuovi elementi d’arredo come specchi e tavolini, oggi ospitato nella collezione permanente del Design Museum Gent (unico museo in Belgio con una collezione di design internazionale), dove il divano di De Ceulaer appare finanche nel biglietto d’ingresso.

Presentato per la prima volta nel 2012 al Fuorisalone e poi nello stesso anno a Design Miami, Mutation trae ispirazione dall’osservazione delle immagini al microscopio di virus e batteri e dallo studio di come queste cellule crescono, dividendosi e moltiplicandosi. Da lì prende corpo l’idea di creare una collezione di mobili simili a questi ammassi di cellule, che diano la sensazione di essere cresciuti in modo organico.

Un’ispirazione nata al microscopio a cui si affianca ben presto anche un riferimento di tipo naturale. Mutation ricorda infatti la Yareta, una pianta che cresce sugli altipiani della Bolivia, considerata tra gli organismi viventi più antichi del Pianeta, con oltre 3000 anni di vita. Osservando come queste piante ricoprono quelle terre aride con la loro superficie morbida e vellutata, Maarten De Ceulaer ha pensato di utilizzare la floccatura per la finitura degli arredi, in modo da realizzare una texture simile al velluto.

Infinite forme, infinite interpretazioni

Cellule microscopiche, piante vellutate, ma anche nuvole. Con le loro linee organiche e ‘vaporose’, i mobili Mutation richiamano anche la forma di una nuvola. Un aspetto che De Ceulaer ha evidenziato in particolare nelle sedie da pranzo, per le quali ha usato sottili gambe in metallo cromato dando l’impressione che l’imbottitura volteggi nello spazio. Mentre alcuni imbottiti fanno pensare ai celebri divani Chesterfield, interpretati però in una chiave contemporanea e scultorea, come se avessero subito una mutazione genetica.

Gli arredi della collezione Mutation sono costituiti da una struttura di supporto ricoperta con ritagli di sfere di gommapiuma, un processo che richiede molto tempo, garantendo l’unicità di ogni pezzo. Una volta che la forma è composta, vengono rinforzate tutte le cuciture e poi si procede con la finitura che può essere liscia o vellutata. Tutti i pezzi possono essere personalizzati nelle forme e nelle dimensioni e sono disponibili in qualsiasi colore.

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Una laurea in Lettere Moderne e un amore sconfinato per il design. Mi occupo di comunicazione, creando contenuti per agenzie di comunicazione, studi di design e aziende di arredamento.

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