CTX 1300 e 700 due novità in casa Honda al Salone della Moto di Milano edizione 2013. Un nuovo modo di concepire la moto ancora inesplorato: la cruiser dinamica.
Comfort e impostazione di guida rilassata coniugate a maggiori sensazioni di guida e doti dinamiche non penalizzate da peso e ingombri eccessivi, questa in sintesi la proposta dei due modelli Honda presentati in anteprima.
La crisi continua a mordere, le case devono affinare al meglio i loro prodotti, errori non sono consentiti, ogni modello deve “accendere” e aderire alle aspettative pratiche e simboliche del motociclista di riferimento. E in più il pubblico si aspetta delle novità, e le CTX lo sono con buona dose di coraggio e buonsenso.
Dopo anni di prodotti di nicchia finalmente torniamo a proposte più sensate? Il messaggio di questi due modelli è chiaro, veicolato e valorizzato da un design sobrio, pulito e credibile.
La 1300: molto bello l’anteriore con il blocco scudo-serbatoio sopra e radiatore-testate motore sotto; meno belle le borse che come spesso accade non risultano omogenee con l’insieme, tralaltro il bicolore non dovrebbe essere ribaltato? Riuscito anche il profilo della sella che comunica accoglienza e comodità per il pilota, mentre i fianchi stretti al raccordo col serbatoio fanno intuire una buona guidabilità nel misto o in città. Una configurazione complessiva che ottiene il giusto rapporto tra massività e snellezza.
Buona flessibilità d’uso e un inedito motore quattro cilindri a V 1300 cc raffreddato a liquido da 84 cv, che ci si immagina pienamente adeguato ad ogni condizione ed esigenza. Una moto per fare cose diverse in grado di attirare mature tipologie di utenti dalle enduro-stradali alle maxi, dalle cruiser alle turistiche.
La 700: applica lo stesso concetto alla piattaforma già esistente. Anche in questo caso domina l’ampio disegno dello scudo anteriore, con un accenno di parabrezza, che si avvale di una pulizia di linee solo di recente adottata dalla Honda: un cambio di rotta nello stile dall’uscita VFR 1200 in poi, auspicabile sia per rinnovare l’immagine del marchio nei confronti di un pubblico sempre più maturo e concreto, sia per porsi come concorrente credibile nei confronti dell’impero bavarese.
Anche in questo caso la sella da custom e il manubrio alto caratterizzano il messaggio del prodotto, ma le borse di tipo standard non legano con il tutto. La presenza di fianchetti e protezioni e del sottocarena è al limite, ma lasciano emergere la parte tecnologica a vista del blocco motore e parte del telaio tubolare entrambe di colore nero, creando un quadro di insieme ben equilibrato e dinamico.