Riciclo significa dare nuova vita a tutto quello che ci circonda, e per farlo bisogna guardare l’altra faccia della medaglia, le cose in maniera distorta, proprio come hanno fatto i designer che hanno dato vita a Test Tube.
Tra i tanti eventi della Milano Design Week 2018, Test Tube si è definito come uno dei più interessanti racconti del design, svolto sul tema tubo.

Il concept

Che sia di vetro, plastica o metallo, il tubo è una delle figure geometriche più utilizzate: semplice, completa, funzionale e accattivante. Perchè? Semplicemente, il tubo è quella figura geometrica che regala senso di unità e raccoglimento.
Probabilmente il tubo può essere riconosciuto come un elemento che definisce l’era contemporanea, associandolo a tutte le innovazioni tecnologiche che ci hanno permesso di arrivare a quello che siamo oggi.

Pensiamo ad esempio alle famose immagini cinematografiche che fanno vedere i pazzi laboratori degli scienziati, oppure ai motori delle automobili…
Ecco perchè la galleria londinese Seeds ha pensato di invitare designer di fama internazionale per dimostrare come con il tubo si può fare davvero di tutto.

La collezione Test Tube

Una sperimentazione, anche perversione. Con Test Tube, nascono sei oggetti ricavati da tubi di qualsiasi genere.
Il tubo è quell’elemento geometrico che assolve diverse funzioni per le attività umane, e a seconda delle occasioni davvero trasformarsi.

Per lo studio Seeds, il tubo può diventare protagonista, mostrando a tutti la propria funzionalità e trasformandosi in un vero oggetto di design.

Per l’occasione, il tubo con combinarsi con altri per creare una composizione per fiori; può diventare gigante, quasi come un divano, creando diversi effetti ottici; può appendersi al muro per trasformarsi in una lampada contemporanea; oppure una scultura di luce; o una console, o ancora una collezione di bicchieri.
Sei designer che insieme hanno detto basta ai soli semplici e banali tubi.

www.seedslondon.com

 

Author

Chiara Gattuso vive a Milano, ma porta nel suo cuore il calore della sua Palermo. Specializzata in Storia dell’Arte e laureata in Disegno Industriale a Palermo e in Design del Prodotto per l’innovazione al Politecnico di Milano, si occupa soprattutto di giovani designer.

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