Salvatore Gregorietti. Un progetto lungo cinquant’anni di Alberto Bassi e Fiorella Bulegato, edito da Skira, raccoglie l’opera di una intera vita professionale del grande graphic designer e art director.

Un libro ricco di contenuti e immagini per un grande nome della progettazione grafica, che intere generazioni hanno fruito nei settori più disparati, dalla Rinascente alla rivista Linus, dalla copertina di “Il nome della Rosa” alle campagne di Benetton, e molto altro ancora.

Salvatore Gregorietti, nato a Palermo nel 1941, proviene da una famiglia che ama e pratica l’arte nella Sicilia migliore del primo Novecento. Si forma alla scuola d’arte applicata di Zurigo e, nel corso della sua vastissima produzione, saprà dosare rigore e capacità espressiva con esiti irriducibili alla sola buona norma.

Lavora da giovane negli anni della Milano del boom, culla di una cultura legata alla produzione, in un ambiente ricco di occasioni, stimoli e figure storiche della cultura, dell’arte, della fotografia e del progetto, quali Bob Noorda e Massimo Vignelli poi soci nella vicenda Unimark.

In questa società, la prima multinazionale di consulenza globale alle grandi aziende, Salvatore Gregorietti può essere considerato il padre dell’immagine coordinata. Produce marchi, simboli, manuali… tutti lavori di riferimento per le successive generazioni.

Illustre il caso del marchio Agip, il cui tratto bianco (un percorso stradale astratto) per capacità evocativa ha davvero fatto scuola, coniugando come sempre negli esiti migliori, il minimo necessario con la massima espressività.

Con Milano Libri, purtroppo oggi non più operativa, cura la grafica della rivista Linus fondata da Giovanni Gandini, portando il carattere Helvetica in un settore solo in apparenza estraneo al rigore e dando vita ad un incrocio tra cultura alta e bassa, unico nel panorama editoriale.

Il rapporto continuo di Salvatore Gregorietti con le aziende genera incarichi di progettazione di prodotto, a chiudere il cerchio di un codice che avvolge ogni aspetto della produzione diretta al consumatore.

Così sorge l’occasione della Coppa del Nonno per Algida, dove calibra ogni aspetto tecnico, funzionale, di confezione e immagine, e con una scelta di colore che sarà parte stabile del nostro immaginario collettivo.

Il rapporto decennale con la casa editrice Feltrinelli, sfocia nella realizzazione del nuovo marchio per la Fondazione Giangiacomo Feltrinelli in concomitanza con la nuova sede di viale Pasubio a Milano, sviluppando nel modo più coerente e riconoscibile il marchio storico di Bob Noorda.

Il libro è anche un vasto catalogo ragionato di immagini e, oltre ad essere fonte di sorprese per un pubblico generico, sarà senz’altro adottato come manuale dagli addetti ai lavori.

www.skira.net

 

 

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