Ecco i migliori ristoranti di design a Londra. Per non rinunciare al piacere del design neanche a tavola.

Volete scoprire i migliori ristoranti di design a Londra? Vi piacerebbe regalarvi un break nella capitale inglese che possa dilettare al tempo stesso palato e occhi? Lo sappiamo bene, a Londra i locali con interni dall’effetto wow non mancano. Piuttosto il problema è che ce ne sono così tanti da rendere la scelta molto difficile. Proprio per questo abbiamo pensato di venirvi in aiuto, stilando per voi una lista dei migliori ristoranti londinesi di designUn mix molto vario unito, però, da un comune denominatore: sorprendere.

Ecco la nostra selezione. E se avete qualche suggerimento da darci, saremo lieti di aggiungerlo alla lista!

Coal Office

Apriamo la nostra rassegna sui migliori ristoranti di design a Londra con il progetto del designer britannico Tom Dixon, ospitato nel suo headquarter, inaugurato durante il London Design Festival 2018. Dopo gli uffici, il flagship store e lo showroom, aperti all’interno dell’ex deposito di carbone a King’s Cross, ha fatto la sua comparsa anche il tanto atteso ristorante Coal Office. Disegnato dallo stesso Tom Dixon, insieme al suo Design Research Studio, l’interno si ispira alla storia del vecchio deposito.

Al piano terra il centro della scena è occupato dagli archi in mattoni originari del XIX secolo. Il primo piano è caratterizzato da pareti in legno brunito e arredi grigio cenere che fanno riferimento a un incendio scoppiato nell’edificio durante gli anni ’70. Mentre il secondo piano ha un aspetto più contemporaneo con grandi pannelli in vetro e accenti in acciaio. A vestire gli interni e ad accompagnare i piatti dello chef Assaf Granit, tanti pezzi di design firmati da Tom Dixon, alcuni dei quali non ancora in produzione.

DOVE: Coal Office, 2 Bagley Walk, Kings Cross, London – https://www.tomdixon.net/story/post/the-coal-office/

Latteria

Tavoli in formica, banconi in zinco, pavimento in seminato, piastrelle diamantate e mattoni a vista: sono questi gli ingredienti di Latteria, il nuovo ristorante progettato dallo studio Vudafieri-Saverino
Partners, che ha recentemente aperto le porte nel quartiere di Islington.

Ispirato alla cultura milanese degli anni ’50, Latteria rivisita in una chiave contemporanea lo stile semplice e autentico delle vecchie latterie meneghine. Il risultato è uno spazio eclettico e dall’atmosfera informale, dove assaporare pasta fatta in casa, risotti, pizza, e altri piatti della tradizione gastronomica italiana.

DOVE: Latteria, 56 – 58 Essex Rd, Islington, London

Duddell’s

Si trova a due passi dal London Bridge, all’interno della ex Chiesa di Saint Thomas, Duddell’s, il fratello minore dell’omonimo ristorante stellato fondato a Hong Kong nel 2013 da Alan Lo, Paulo Pong e Yen Wong. Una location d’eccezione di cui l’architetto Michaelis Boyd ha saputo rispettare l’unicità. Della Chiesa sono rimaste le enormi vetrate colorate e le pareti in quercia intorno all’antico altare. Per il resto Duddell’s sposa un’estetica moderna che ha trovato ispirazione nelle sale da tè di Hong Kong degli anni ’60.  

DOVE: Duddell’s London, 9A St. Thomas Street, Southwark, London – http://www.duddells.co/london/

Bronte

Bronte, il ristorante progettato da Design Research Studio (DRS) sotto la guida creativa di Tom Dixon, richiama il mondo degli esploratori vittoriani e colpisce per la sua architettura: una facciata in vetro ad arco, che porta dal tradizionale terrazzo colonnato a uno spazio a doppia altezza costituito da un soppalco e da una sala più intima, nella parte posteriore. 

Gli interni sono arredati in modo eclettico, mixando colori e materiali diversi. A spiccare, in particolare, il cemento rosa della caffetteria, la cucina in granito verde e il cocktail bar con bancone in peltro. Mentre il tema degli esploratori è raccontato attraverso una raccolta di pezzi da collezionista, scovati in varie parti del mondo. 

DOVE: Bronte, The Grand Building, 1-3 Strand, Covent Garden, London – https://www.tomdixon.net/story/post/bronte-restaurant-the-strand-london/

Omar’s Place

Si chiama Omar’s Place il ristorantefirmato dallo studio inglese Sella Concept, che ha aperto i battenti nel 2018 nel quartiere di Pimlico. A vestire l’interior un accogliente outfit che mescola pareti color terracotta, tavoli con top in terrazzo e materiali preziosi, come il velluto e l’ottone.

Un progetto che si propone di evocare il calore del Mediterraneo, in linea con i piatti proposti nel menù dello chef spagnolo Vincente Fortea. Un mood mediterraneo accompagnato, però, da un tocco nordico attraverso le sedute di Carl Hansen & Søn e di Note Design Studio. 

DOVE: Omar’s Place, 13 Cambridge Street, Pimlico, London – https://www.omarsplace.co.uk/

Yen

Ispirato alla quiete delle foreste di bambù, Yen, il ristorante giapponese affacciato sul Tamigi progettato dallo studio britannico Sybarite, si propone come un’oasi di pace dove disconnettersi dalla frenesia della capitale inglese.  

A caratterizzare gli interni soffitti color cioccolato, arredi in acero grezzo e divanetti in velluto verde. Mentre nella sala per le cene private sono protagonisti soffitti di carta e pavimenti tatami. Un ambiente semplice ed elegante per un’atmosfera in puro stile giapponese. 

DOVE: Yen Restaurant, 190 Strand, London – https://yen-london.co.uk/

Spring

Ospitato all’interno della Somerset House, Spring, il ristorante guidato dallo chef Skye Gyngell, offre davvero ciò che il suo nome promette. Non solo nel cortile, un vero e proprio tripudio di vegetazione primaverile, ma anche negli eleganti interni disegnati dallo studio Stuart Forbes Associates in collaborazione con la sorella di Gyngell, Briony Fitzgerald. Ad accogliervi troverete, infatti, una delicata palette nei toni del bianco e del rosa, una parete decorata con 300 petali in ceramica bianca, opera dell’artista brasiliana Valeria Nascimento, e una incredibile profusione di fiori e piante. Il tutto accompagnato da tanti pezzi di design, come le lampade Atollo di Vico Magistretti e gli chandelier Cloud di Apparatus. 

DOVE: Spring, Somerset House New Wing, Lancaster Place, London – http://springrestaurant.co.uk/

Dirty Bones 

Il nuovo locale della catena Dirty Bones si trova a Soho e mescola lo stile dei loft di Brooklyn con il glamour di Studio 54, la discoteca di Manhattan, celebre per i suoi eccessi, che tra il 1977 e i primi anni ’80 ha accolto tanti scrittori, artisti e personaggi famosi. Il risultato è uno spazio eclettico in cui a superfici grezze si contrappongono eleganti divani in velluto. 

A caratterizzare ulteriormente l’interior: luci soffuse, una tenda nera utilizzata per vestire una parete e una finta libreria dietro cui si nasconde un bagno. Insomma, un ristorante molto instagram-friendly, come dimostra anche il “foodie instagram pack” gratuito fornito su richiesta a ogni cliente. Cosa contiene il kit? Una luce a LED, un caricatore portatile, lenti grandangolo a clip e un bastone da selfie a treppiedi. Un kit perfetto per uno scatto a prova di like. 

DOVE: Dirty Bones, Top Floor, Carnaby St, Soho, London – https://dirty-bones.com/

Sticks ‘n’ Sushi

Ha aperto a King’s Road, nel cuore di Chelsea, il nuovo indirizzo consigliato a tutti gli amanti del design scandinavo. Si chiama Sticks ‘n’ Sushi e no, non si tratta di un ristorante nordico. La cucina è giapponese, ma a disegnare gli interni è stato il noto studio danese Norm Architects. Uno spazio ricco di texture tattili e materiali naturali dove l’estetica scandinava e quella giapponese dialogano alla perfezione.

DOVE: Sticks ‘n’ Sushi, 113-115, King’s Rd, Chelsea, London – https://www.sticksnsushi.co.uk/restaurants/kings_road

Farmacy

Farmacy è il posto ideale per i vegetariani e, in generale, per tutti gli amanti della natura. Infatti in questo ristorante nel cuore di Notting Hill, progettato dallo studio Cada, tutto, dal menù all’interior, è pensato in nome della sostenibilità. I piatti sono al 100% biologici, mentre gli interni sono arredati con legno non trattato, tessuti naturali e tanti pezzi di recupero. Il nome? In perfetta sintonia con il concept del locale, viene dalla parola farm che in inglese significa azienda agricola. 

DOVE: Farmacy, 74 Westbourne Grove, London – https://farmacylondon.com/

Sketch

Non è certo una novità Sketch, ma è uno di quegli indirizzi che non può proprio mancare in una guida sui ristoranti di design a Londra. D’altronde, non si tratta solo di un ristorante, ma anche e soprattutto di una galleria d’arte. A firmare gli interni di questo ristorante-galleria è stata India Mahdavi che, come cornice per le opere d’arte che si succedono ogni due anni, ha deciso di puntare sul rosa e sulla morbidezza del velluto. Un vero incanto dedicato a tutti i romantici e ai sognatori. 

DOVE: Sketch, 9 Conduit St, Mayfair, London – https://sketch.london/

Grind and Co

Si trova a Clerkenwell, in un ex edificio industriale risalente alla fine dell’800, l’ottavo locale della catena Grind and Co. Ed è stato disegnato dallo studio australiano Biasol. 260 metri quadri, sviluppati su due livelli, dove a pavimenti in legno dall’aspetto vissuto si contrappongono sedute in velluto rosa e blu navy, tavoli in marmo e lampade in ottone. Un interno elegante ma rilassato.

DOVE: Grind and co, 2-4 Old St, Clerkenwell, London – http://grind.co.uk/

Dishoom

Le atmosfere dei caffè Irani della Bombay (oggi Mumbai) della metà del ‘900 rivivono in Dishoom, ristorante ricavato all’interno di un ex magazzino ferroviario vicino alla stazione King’s Cross. Un posto pieno di carattere dove, tra mattoni a vista e pareti dall’effetto invecchiato decorate con poster del movimento di indipendenza indiano, trovano spazio tanti pezzi di antiquariato scovati dagli stessi proprietari e dagli interior designer dello studio Macaulay Sinclair, durante due viaggi in India. Per rivivere il fascino della vecchia Bombay. 

DOVE: Dishoom, 5 Stable Street, London – http://www.dishoom.com/

Sosharu 

Porta la firma dello studio cinese Neri & Hu Sosharu, il ristorante e cocktail bar giapponese, gestito dallo chef stellato Jason Atherton. Lo spazio al piano terra si ispira a un classico izakaya giapponese, accogliendo, da un lato, un grande bancone per i pasti in condivisione, e, dall’altro, una sala dove, attraverso l’utilizzo di travi e di schermi in legno, è stato creato un ambiente che ricorda le atmosfere intime di una casa tradizionale giapponese. Al piano inferiore c’è, invece, il cocktail bar dove ritagli di manga e vecchie pubblicità danno vita a una parete grafica che offre uno sguardo più informale e giocoso sulla cultura giapponese. Un mix di suggestioni che si sposa perfettamente con il menù del locale: una cucina classica con qualche sorpresa contemporanea. 

DOVE: Sosharu, 64 Turnmill St, London – http://www.sosharulondon.com/

VyTA Covent Garden

Ha da poco aperto le porte a Covent Garden il primo ristorante londinese di VyTA, la nota boulangerie gourmet nata nelle stazioni italiane. Lo spazio, sviluppato su tre piani e con due terrazze panoramiche, è stato firmato dall’architetto Daniela Colli, che si è ispirata all’architettura italiana degli anni ’60. Ad accogliervi, appena varcata la soglia, troverete pavimenti in marmo policromo, boiserie in legno, superfici laccate, fregi, specchi, avvolgenti sedute in velluto e accenti in ottone. Un locale dalla forte personalità in uno dei quartieri più vivaci di Londra.

DOVE21 The Market, Covent Garden, London – http://www.vytacoventgarden.com/

HUTONG SHARD

Per la più romantica delle cene, prenotate la cucina cinese di altissimo livello (in particolare, troverete le specialità della Cina del Nord) al 33° piano del più alto grattacielo londinese: Lo Shard (la scheggia) progettato da Renzo Piano. Un locale pieno di fascino dove di sera le lanterne rosse si riflettono sulle vetrate a tutt’altezza che dominano il Tamigi. Un’esperienza unica nel suo genere, sospesi a oltre 100 metri di altezza tra raffinati e minimali arredi cinesi. Per un’occasione molto speciale in uno dei migliori ristoranti panoramici  di Londra.

DOVE: Hutong Shard, The Shard, 31 St Thomas St, London – http://hutong.co.uk

GUARDA IL NOSTRO REPORT COMPLETO SUL RISTORANTE HUTONG SHARD

Darwin

È all’interno dello Sky Garden, il giardino in cima al grattacielo “Walkie-Talkie” progettato da Rafael Viñoly Beceiro, che si trova il nostro ultimo indirizzo. Si tratta di Darwin, una brasserie dove gustare cucina british in un ambiente rigorosamente di design, godendo di una vista panoramica mozzafiato sulla città di Londra.

DOVE: Darwin Brasserie, 20 Fenchurch Street – Sky Garden, London – https://skygarden.london/darwin

Foto di copertina: Grind and Co.

Author

Una laurea in Lettere Moderne e un amore sconfinato per il design. Mi occupo di comunicazione, creando contenuti per agenzie di comunicazione, studi di design e aziende di arredamento.

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