Intervista a Roberto Riboldi, direttore generale di Cerasa

Conosco l’azienda Cerasa da diversi anni. So quanta attenzione mette nell’innovazione dei suoi prodotti. Un’attenzione che ritrovo ogni volta che ho l’opportunità visitare il grande showroom aziendale, che viene continuamente aggiornato con le ultime novità per il mondo del bagno.

Anche se parlare di arredo bagno forse è un po’ riduttivo, no?

Già. Nel caso di Cerasa penso sia più indicato parlare di “total look”, mi conferma Roberto Riboldi, direttore generale dell’azienda trevigiana, che ho incontrato in occasione della mia ultima visita. L’idea è quella di creare emozioni, stimolare tutti i sensi: dalla scelta dei materiali all’illuminazione, dai colori ai profumi, dai tessuti fino alla musica…”.

Senza dimenticare qualità, funzionalità, flessibilità…

Già, ma questi sono da sempre i nostri punti di forza. Fin da quando abbiamo iniziato, 35 anni fa, abbiamo puntato su un reparto di falegnameria molto attrezzato ed efficiente, che ci ha sempre consentito di proporre realizzazioni fuori standard e su misura. Oggi a questa grande capacità produttiva si è aggiunta una visione più ampia e globale. Il concetto di “maison Cerasa”.

Come un atelier di moda?

Esatto. Con questo nome vogliamo comunicare la nostra cura sartoriale del progetto, la nostra attenzione al dettaglio, allo stile, alla personalizzazione e, soprattuto, alla piena soddisfazione del cliente… Un concetto che non si limita alla stanza da bagno ma si apre a tutta la casa.

E il concetto di total look va in questa direzione…

Il total look va oltre l’idea di bagno come lo abbiamo sempre considerato. Esprime un concetto più ampio che coinvolge a 360 gradi l’utilizzatore. E lo fa offrendogli la possibilità di scegliere non solo i mobili da bagno più adatti al proprio stile e ai propri spazi, ma anche la più ampia serie di accessori. Questo concetto viene sviluppato in tutte le nostre collezioni: da Maori a Suede da Rio a Play

Ad esempio?

Per accessori intendiamo ovviamente gli specchi, i sanitari, le lampade, ma anche le carte da parati, i coordinati tessili, i tappeti, i saponi, i profumi… Tutti elementi che possono anche essere inseriti in altri ambienti per offrire continuità di stile a tutta la casa. Quello che cerca il cliente oggi è la personalizzazione assoluta. Ci chiede di poter coordinare le finiture e i colori dei mobili non solamente con quelle dei top, ma anche con quelli dei piatti doccia o delle pareti interne dei box. 

È proprio vero che nessun ambiente della casa è cambiato negli anni così tanto, come la stanza da bagno.

La stanza da bagno è passata da spazio esclusivamente funzionale a luogo in cui si fondono lo stile e la cultura del benessere, la ricerca del comfort e della propria intimità. Oggi l’esigenza più sentita è quella di creare un continuum tra la stanza da bagno, la camera da letto ed il living.

 A cosa state lavorando oggi?

Abbiamo appena presentato il restyling di due nostre linee molto importanti, Paestum e York, alle quali abbiamo aggiunto tantissimi complementi “extra settore” tra cui lampade, madie, cassettiere, vetrine, elementi tessili e tanto altro. Qui il concetto di total look è particolarmente evidente.

Per concludere, come immagini Cerasa fra 10 anni?

Mi piacerebbe che fra 10 anni la nostra azienda fosse riconosciuta come brand di riferimento non solamente per il mondo del bagno. Sarebbe l’evoluzione naturale del nostra idea di maison Cerasa!

www.cerasa.it

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Sono architetto, giornalista e blogger. Sono consulente strategico di design management e di comunicazione del design. Aiuto i business innovativi a crescere e a raggiungere i propri obiettivi nel modo più rapido, economico, efficace. Scopri di più sul mio sito ww.massimorosati.it Se pensi che posso essere d'aiuto anche a te, contattami qui: [email protected]

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