COME NASCE UN BLOGGER NETWORK


In occasione del Salone del Mobile 2017 di Milano hanno debuttato i #ddnbloggers, un blogger network di design composto da professionisti indipendenti che parlano di stili, tendenze, novità e che raccontano il design in modo nuovo e non convenzionale.

Quando nel 2010 ho deciso di aprire il mio blog, Design Street, avevo idee precise su come l’avrei voluto, ma soprattutto sapevo bene come non l’avrei voluto.

Forse per una mia forma mentale definita da una ventennale esperienza di redazione; forse perché, come direttore, ho firmato oltre 150 numeri di mensili di design usciti in edicola… Fatto sta che la mia idea non era quella di creare un diario personale dove parlare delle mie passioni e dei miei hobbies, e neppure la trasposizione digitale di una rivista. Volevo dar vita a un prodotto editoriale vero e proprio, che combinasse i contenuti della carta stampata con l’immediatezza del web.

Nella mia testa c’erano modelli internazionali, blog europei molto seguiti e per me veri e propri punti di riferimento: Yanko Design, Dezeen, Yatzer, solo per citare i più famosi. Cercavo anche qualche esempio italiano in cui riconoscermi, ma senza trovare la combinazione delle caratteristiche che avevo in mente.


Il panorama dei blog in Italia

Eppure il panorama dei design blog nel nostro Paese, pur essendo piuttosto giovane e ancora poco conosciuto, è una realtà diffusa e in continua crescita. Ne avevo avuto conferma quando, nel 2014, ho organizzato per Ikea il contest IKEA Blog-In, dedicato ai blog di arredamento/design. Un concorso al quale si sono iscritti oltre 250 blog italiani.

Ma allora, se in Italia esiste questo sottobosco brulicante di design blogger, perché sono così pochi quelli che hanno superato la barriera dell’anonimato? E ancora: perché le più grandi aziende internazionali di design hanno scelto di investire sui blog, mentre le nostre sembrano non essersi accorte della loro presenza? Le risposte sono varie.

La prima dipende da una caratteristica che accomuna molti blogger. La grande maggioranza dei blog italiani del settore è composta da amanti del design che hanno indirizzato la loro passione nella creazione di un blog personale. Ottimo inizio, senza dubbio!

Spesso però, questo entusiasmo non riesce a trasformarsi in approccio “professionale” e il blog si trova a navigare a vista per la mancanza di un progetto a lungo termine, basato sulla pianificazione di una strategia, sul raggiungimento di obiettivi concreti. Senza un piano editoriale…

Mentre il blog (se non lo si considera solo un hobby) è un giornale vero e proprio e come tale andrebbe considerato. E come un giornale, deve saper conquistare la fiducia dei suoi lettori mantenendo la propria indipendenza.


Le caratteristiche di un blogger network

E qui arriviamo al secondo punto: l’indipendenza e l’etica professionale. Il blog infatti ha due riferimenti che vanno gestiti con grande equilibrio. Da una parte ci sono i follower, che creano un’ampia visibilità e trasformano il blogger in influencer; dall’altra ci sono gli sponsor, che sono disposti a investire sui blogger e sulla loro capacità di raccontare storie e di farsi ascoltare dai propri lettori. È un equilibrio difficile da raggiungere perché senza sponsor il blog non sopravvive, ma se è troppo sbilanciato verso gli sponsor (come spesso accade), il blog perde credibilità e autorevolezza, e quindi la fiducia dei suoi follower.

Il terzo punto riguarda invece le aziende di design, che in Italia stanno approcciando il mondo del web con circospetta lentezza forse perché (salvo poche eccezioni) ne hanno ancora una scarsa conoscenza. Spesso non sanno bene come approcciarsi al mondo dei blog e non riescono a cogliere le straordinarie opportunità che questi nuovi media offrono, se governati da regie consapevoli ed esperte.


Come far crescere un blogger network?

Alla luce di queste considerazioni, fin dal debutto di Design Street, ho pensato che l’unica soluzione per uscire da questo stallo fosse quella di trovare una partnership con un editore.

Un editore lungimirante e libero da pregiudizi, consapevole che i blog possono essere alleati preziosi e non concorrenti “di serie B”. Che non si sovrappongono alle scelte editoriali della carta stampata. Anzi, le integrano e, perché no, le vivificano. Perché il blog arriva dove la comunicazione tradizionale si ferma e la rilancia in una dimensione inedita: quella del dinamico e variegato universo “social”.

E così ho selezionato un piccolo network di blogger professionisti, autorevoli e qualificati: giornalisti, architetti, stylist, esperti di design e di comunicazione e ho lanciato la sfida all’editore di DDN. Uno tra i primi a comprendere in un cambiamento che passa per i blog e la WebTV. Un editore che lascia ai suoi blogger la propria indipendenza, garantendone il sostegno con una struttura editoriale articolata, perché sa che solo così i blog possono raccogliere sempre nuove sfide conoscitive e di esperienza; e per questa via, riescono a consolidare e ampliare la fiducia dei follower.

È nato così, dalla condivisione di una visione moderna e alternativa del ruolo dei media, questo progetto innovativo. ddnbloggers è un network selezionato di blogger che parlano di stili, tendenze, novità. Una redazione di blogger indipendenti che raccontano il design in modo nuovo e non convenzionale, ognuno col proprio personale punto di vista.

In occasione del Salone del Mobile, ddnbloggers fa il suo debutto ufficiale con una ricca serie di live blogging e di appuntamenti tra i quali il primo “Blog safari”, un esclusivo tour che accompagna i più grandi blogger internazionali alla scoperta del miglior design italiano.


Chi sono i ddnbloggers?

I #ddnbloggers sono 6


PS.

Questo articolo stato pubblicato sul numero di Aprile 2017 del mensile DDN

Author

Design Street seleziona e racconta ogni giorno le idee più innovative e i migliori prodotti di design da tutto il mondo. Design Street è considerato uno dei più autorevoli blog indipendenti dedicati al design contemporaneo. Design Street ha vinto per ben 2 volte il premio "Best Design Media": nel 2017 e nel 2020.

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